Crush: la carta ecologica ottenuta dagli scarti agro-industriali

E’ possibile realizzare della carta a partire da materie prime differenti dalla cellulosa? Nella produzione di carta ecologica si è aperta una nuova prospettiva, che è costituita dall’impiego per la lavorazione della carta di scarti provenienti dai processi di lavorazione agro-industriali, che in quanto tali non possono essere destinati alla vendita.

È possibile realizzare della carta a partire da materie prime differenti dalla cellulosa? Nella produzione di carta ecologica si è aperta una nuova prospettiva, che è costituita dall’impiego per la sua lavorazione di scarti provenienti dai processi di lavorazione agro-industriali, che in quanto tali non possono essere destinati alla vendita.

In questo modo gli scarti di mais, agrumi, kiwi, olive, mandorle, nocciole e caffè possono essere trasformati in carta ecologica, dalle tonalità uniche, in quanto esse mantengono le sfumature di colore ed i segni delle materie prime naturali a partire dalle quali vengono realizzate.

“Crush” è il nome di tali nuove tipologie di carte ecologiche, nate grazie all’impegno di Favini, una storica cartiera italiana, decisa a rivoluzionare il mondo del packaging verso un maggiore rispetto per le risorse del nostro pianeta. I residui degli scarti utilizzati sono ben visibili sulla superficie della carta e ne costituiscono un’importante particolarità.

In questo modo la cartiera Favini ha potuto dare vita ad una nuova modalità di concepire e di utilizzare gli scarti alimentari agro-industriali. Fino a questo momento essi erano destinati per lo più ad essere eliminati in discarica, con alcune eccezioni per quanto riguarda il loro impiego come combustibile per la produzione di energia o come filler in zootecnia.

Tali sottoprodotti hanno da poco iniziato a percorrere una nuova via, grazie ai risultati positivi ottenuti tramite approfondite ricerche; sono stati così elevati da scarti a materia prima nobile perfetta per essere trasformata in carta. In questo modo il ricorso a materie prime per la realizzazione della carta provenienti dalle foreste può essere limitato ed a propria volta la carta ecologica “Crush” potrà essere utilizzata fino a cinque volte, come avviene per la carta di alta qualità.

favini crush 2

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Gli scarti di lavorazione agro-industriali sostituiscono fino al 15% della cellulosa proveniente da alberi. Favini presenterà la propria nuova gamma di carte ecologiche ottenute da sottoprodotti elevati al rango di materie prime in occasione della XXV edizione della Fiera internazionale del packaging di lusso Luxe Pack (Monaco, 24-26 Ottobre 2012, Stand VA 37).

Marta Albè

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