Terremoto Emilia: 15 vittime accertate. Monti: “Lo Stato fara’ tutto il possibile e lo fara’ in tempi brevi”

Al momento il conteggio delle vittime del terremoto si attesta a 15 persone. Rinviata la partita dell'Italia prevista per questa sera. "Lo Stato farà tutto il possibile e lo farà in tempi brevi", ha dichiarato questa mattina Mario Monti a Palazzo Chigi,

Terremoto in Emilia: la situazione peggiora di ora in ora. Violente scosse proseguono a susseguirsi nella giornata di oggi, i cui echi vengono avvertiti distintamente anche in altre regioni d’Italia, tra cui la Lombardia ed il Veneto. Le nuove scosse hanno provocato ulteriori crolli relativamente al duomo di Mirandola. Al momento il conteggio delle vittime del terremoto si attesta a 15 persone. Rinviata la partita dell’Italia prevista per questa sera.

L’Istituto Nazionale di Geofisica ha riferito la registrazione di una scossa di magnitudo 5.3 alle 12:55 di oggi a San Possidonio, in provincia di Modena, seguita da un’altra scossa di magnitudo 5.1 alle 13, a Novi di Modena. L’epicentro sarebbe situato ad 11 km di profondità. Le nuove scosse sismiche non interessano solamente l‘Emilia Romagna, già pesantemente colpita dal terremoto durante gli scorsi giorni, ma anche il Sud dell’Italia. Durante la notte una scossa è stata avvertita tra le province di Potenza e Cosenza, interessando dunque Basilicata e Calabria. Tra le località più prossime all’epicentro vi sono state Rotonda e Morano Calabro. La magnitudo della scossa si è attestata a 3,2 gradi della scala Richter e non ha fortunatamente provocato danni a cose o persone.

La situazione di emergenza relativa al sisma ha spinto Mario Monti ad esporsi con alcune dichiarazioni. Secondo le parole del Premier, lo Stato non è stato colto impreparato al momento del terremoto e si prepara ad agire in maniera efficiente il prima possibile. Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano si è dichiarato certo del fatto che il Paese riuscirà a superare questo momento che non coglie le istituzioni impreparate.

Lo Stato farà tutto il possibile e lo farà in tempi brevi“, ha dichiarato questa mattina Mario Monti a Palazzo Chigi, dove si trovava insieme al Governatore dell’Emilia Romagna Vasco Errani, con cui, poco prima del sopraggiungere della nuova violenta scossa, stava per prendere parte ad una riunione per discutere del sisma, a cui si preparava a partecipare anche il capo della Protezione Civile Gabrielli. L’intento comune delle istituzioni è quello di prepararsi alla gestione congiunta del post-terremoto.

Assicuro che lo Stato farà tutto quello che deve fare, che è possibile fare, nei tempi più brevi, per garantire la ripresa della vita normale in questa terra così speciale, importante e produttiva per l’Italia”, ha affermato il Presidente del Consiglio, aggiungendo: “Voglio invitare i cittadini ad avere fiducia” nell’esprimere il proprio cordoglio personale ed a nome del Governo nei confronti delle popolazioni colpite dal sisma.

Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano non ha mancato di rivolgere il proprio pensiero a coloro che hanno perso il proprio lavoro a causa dei crolli e nei confronti degli operai rimasti vittime delle prime scosse del terremoto: “È tristissimo che muoiano degli operai e che vengano meno posti di lavoro. La situazione è durissima. Sono intervenuto ieri, senza avere idea di cosa potesse accadere questa mattina. L’Emilia Romagna è una regione dove c’è un buon livello di controllo delle regole sulla sicurezza nel lavoro“.

In Emilia Romagna il numero degli sfollati, per via delle nuove scosse di oggi, che continuano a proseguire, ha superato le 7 mila persone. Le scosse hanno provocato ulteriori crolli a capannoni ed edifici, che si aggiungono a quelli avvenuti negli scorsi giorni. Sono stati istituiti già dalla scorsa settimana 12 campi di accoglienza e 46 strutture di accoglienza al coperto, tra cui si trovano palestre e strutture pubbliche. È inoltre stato decretato possibile l’impiego di 14 alberghi come rifugio per coloro che non possono accedere alle proprie abitazioni. Alle 16:30 di oggi il governo riferirà prima al Senato e poi alla Camera relativamente alle azioni che ha intenzione di intraprendere nei confronti dei danni provocati dal sisma.

Marta Albè

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