Sea Shepherd: Watsonlibero, ma rischia ancora l’estradizione. Oggi mobilitazione internazionale per salvarlo

Dopo aver passato 8 giorni sotto la custodia delle autorità tedesche, il Capitano Paul Watson è stato inaspettatamente rilasciato su cauzione, anche grazie alle migliaia di lettere, mail, fax e telefonate arrivate durante queste settimane, con quella che rappresenta una decisione straordinaria da parte della Corte Regionale Superiore di Francoforte. Ma il procedimento di estradizione in Costa Rica a suo carico non si è ancora concluso.

Dopo aver passato , il Capitano Paul Watson è stato inaspettatamente rilasciato su cauzione, anche grazie alle migliaia di lettere, mail, fax e telefonate arrivate durante queste settimane, con quella che rappresenta una decisione straordinaria da parte della Corte Regionale Superiore di Francoforte. Ma il procedimento di estradizione in Costa Rica a suo carico non si è ancora concluso.

La Corte ha, infatti, concesso la libertà su cauzione al Capitano Paul Watson per il periodo in cui prenderà in esame tutta la documentazione che il Costa Rica sarà in grado di produrre, al fine di sostanziare le loro accuse non provate e tendenziose nei confronti del Capitano Paul Watson. “Il team di difesa legale di Sea Shepherdsi legge in una nota degli ecopiratiafferma che questa è una presa di posizione inusuale, ma promettente da parte della Corte Regionale Superiore e che si tratta di un’ulteriore indicazione del fatto che la campagna internazionale tesa a ottenere la scarcerazione del Capitano Paul Watson sta raggiungendo la giustizia tedesca“.

Insomma, libero ma non ancora salvo. Perché, se l’estradizione venisse confermata, il Capitano Watson verrebbe trasferito in un paese dove rischia di essere sottoposto ad un processo ingiusto e dove la sua sicurezza personale non potrà essere garantita. “La campagna internazionale –continua la nota- tesa a salvare il Capitano Paul Watson da un’estradizione in Costa Rica motivata da fattori politici, estradizione in un Paese dove non riceverà un equo processo e probabilmente non sopravvivrà in carcere abbastanza a lungo da arrivare in aula, sta avendo successo. In Costa Rica, la mafia taiwanese delle pinne di squalo ha minacciato di morte il Capitano Paul Watson“.

Per questo Sea Shepherd chiede ai propri sostenitori, in Germania e all’estero, di continuare a scrivere alla Ministra Federale della Giustizia, Sabine Leutheusser-Schnarrenberger, e al Ministro degli Esteri, il Dr. Guido Westerwelle, esprimendo la propria preoccupazione riguardo a un’estradizione motivata da fattori politici che equivarrebbe a una condanna a morte. Il quadro politico è piuttosto intricato, con diversi interessi economico-commericali che legano la Germania e il Costa Rica, mentre l’amministrazione della presidente centroamericana Laura Chinchilla coinvolta da scandali di corruzione e implicata fino al collo con i pescatori di squali illegali, legati alla mafia di Taiwan, e con l’industria baleniera giapponese, altro argomento altrettanto complesso.

Intanto oggi, tra le ore 11:00 e le ore 13:00, si è svolta la Giornata di Azione Globale di S.O.S – Salviamo il nostro Capitano! , con gli attivisti di mezzo mondo che hanno protestato davanti alle ambasciate tedesche nel mondo e nelle piazze. Anche in Italia, con proteste a Napoli, Venezia, Milano e Firenze. Una scelta fatta non a caso: proprio oggi la Presidentessa del Costa Rica, Laura Chinchilla, farà visita alla Cancelliera Tedesca Merkel a Berlino. “Non c’è luogo più importante –scriveva Sea Shepherd- per radunarsi di quello in cui la presidentessa Chinchillas inizierà la sua visita di Stato a Berlino. Questo incontro si aprirà con gli onori militari alle ore 11:00 presso lo Schloss Bellevue. Unitevi a fianco del Capitano Paul Watson, quando lui stesso manifesterà personalmente allo Schloss Bellevu“.

Condividi su Whatsapp Condividi su Linkedin
Iscriviti alla newsletter settimanale
Seguici su Facebook