Antartide: il satellite dell’ESA rileva lo scioglimento di 2000 chilometri quadrati di ghiaccio

A causa dei cambiamenti climatici e del riscaldamento globale in Antartide sono andati persi quasi 2000 chilometri quadrati di ghiaccio nel corso degli ultimi dieci anni. Il dato allarmante è stato rilevato grazie al satellite Envisat dell’Agenzia Spaziale Europea, che ha messo in lice come la piattaforma di ghiaccio denominata Larsen B si sia sciolta di 1790 chilometri quadrati nell’ultimo decennio, dalle prime rilevazioni risalenti al 2002 in poi.

A causa dei cambiamenti climatici e del riscaldamento globale in Antartide sono andati persi quasi 2000 chilometri quadrati di ghiaccio nel corso degli ultimi dieci anni. Il dato allarmante è stato rilevato grazie al satellite Envisat dell’Agenzia Spaziale Europea, che ha messo in luce e fotografato come la piattaforma di ghiaccio denominata Larsen B si sia sciolta di 1790 chilometri quadrati nell’ultimo decennio, dalle prime rilevazioni risalenti al 2002 in poi.

Il fenomeno sarebbe imputabile al riscaldamento climatico in corso negli ultimi cinquant’anni. In tale periodo di tempo infatti è stato registrato un aumento della temperatura di 2,5 gradi che ha interessato la Penisola Nord Atlantica. Il dato è stato reso noto da Helmut Rott, professore di climatologia e geofisica presso l’Università di Innsbruck, che si è occupato dell’analisi dei dati Envisat. L’aumento della temperatura avrebbe seguito una progressione superiore rispetto alla media globale, causando il ritiro e lo scioglimento delle piattaforme di ghiaccio.

Il lancio del satellite Envisat era avvenuto nel 2002. Già nel primo periodo di operatività esso aveva rilevato un anomalo scioglimento dei ghiacci in Antartide. Pare infatti che un decennio fa ben 3200 chilometri quadrati di ghiaccio si siano sciolti nel corso di un periodo considerato brevissimo, di soli pochi giorni, conseguentemente al distacco di una delle sezioni principali della piattaforma. La piattaforma Larsen B è la seconda di tre piattaforme antartiche che ormai da alcuni decenni vengono tenute sotto stretta osservazione da parte degli esperti.

La piattaforma Larsen A si sciolse completamente nel 1995, mentre la terza di esse, denominata Larsen C, sembra aver mostrato finora una certa stabilità, fatto salvo per un aumento dell’entità del suo scioglimento durante il periodo estivo e per l’inizio di un certo assottigliamento. La piattaforma Larsen B è costituita attualmente da una superficie di ghiaccio di soli 1670 chilometri quadrati, circa un settimo degli 11512 chilometri quadrati che ne costituivano l’estensione nel 1995. Nel 2002 essa si era già drasticamente ridotta a 6663 chilometri quadrati, un vero e proprio dimezzamento verificatosi nel giro di soli sette anni. Larsen B proseguirà ad essere tenuta sotto osservazione. Quali saranno le sorti future del lato occidentale della Penisola Antartica, lungo cui essa si trova?

 Marta Albè

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