Porto Tolle: lavoratori in mutande protestano contro le associazioni ambientaliste

I lavoratori della centrale Enel di Porto Tolle hanno manifestato “in mutande” davanti ai cancelli dell’impianto per protestare contro le associazioni che oggi pomeriggio si ritroveranno al convegno “Carbone: preistoria della tecnologia”, a cui hanno scelto di non partecipare.

I lavoratori della centrale Enel di Porto Tolle hanno manifestato “in mutande” davanti ai cancelli dell’impianto per protestare contro le associazioni che oggi pomeriggio si ritroveranno al convegno “Carbone: preistoria della tecnologia”, a cui hanno scelto di non partecipare.

Organizzato da Legambiente Veneto, Wwf, Italia Nostra, Greenpeace, Comitato cittadini liberi di Porto Tolle e Sportello energia per parlare della riconversione a carbone della centrale, il convegno è il terzo nel giro di pochi giorni ad affrontare il tema della riconversione, dopo quello organizzato dalla Cgil al museo dei Grandi Fiumi e quello della Cisl al centro sportivo di Ca’ Tiepolo.

I signori di Legambiente, Wwf, Italia Nostra e Greenpeace vogliono la riconversione a gas metano della centrale di Porto Tolle senza nemmeno sedersi a un tavolo con i lavoratori e chiederci che cosa vogliamo non saremo a Rovigo ma siamo pronti a organizzare una contro manifestazione in centrale”, aveva fatto sapere il Comitato Dipendenti Enel. “La crisi ha già messo in ginocchio le imprese del Polesine, andando avanti su questa strada ci lascerà in mutande, se non ci sarà la riconversione a carbone” aggiungevano i lavoratori, lasciando presagire quale sarebbe stato il simbolo della protesta di oggi.

E così i lavoratori hanno manifestato in boxer e canottiera, mettendo in bella mostra le lettere dello slogan «Sì lavoro, Sì carbone» e lo striscione «Noi 11mila firme, voi 11 bugiardi», chiaro riferimento alla petizione che ha raccolto 11.000 adesioni a favore della riconversione della centrale a carbone.

Nel frattempo, il dibattito del convegno si preannuncia ricco di spunti: interverranno l’avvocato Matteo Ceruti, legale rappresentante delle associazioni ambientaliste e di Italia Nostra, Massimo Scalia, docente di fisica matematica all’Università La Sapienza di Roma, Stefano Ciafani, responsabile nazionale ufficio scientifico di Legambiente, ed Eddy Boschetti, presidente di Wwf Rovigo e Alessandro Gianni coordinatore campagne di GreenPeace.

Roberta Ragni

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