Ilva, la Regione Puglia esprime un sì condizionato e il governatore Vendola annuncia battaglia

A Roma oggi si discuterà sull’Aia, l’autorizzazione integrata ambientale per lo stabilimento Ilva di Taranto del gruppo Riva. La Regione ha già espresso il suo parere - chiedendo garanzie ambientali ed evidenziando dieci prescrizioni - che tuttavia non è vincolante per la decisione che prenderà il Governo.

A Roma oggi si discuterà sull’Aia, l’autorizzazione integrata ambientale per lo stabilimento Ilva di Taranto del gruppo Riva. La Regione ha già espresso il suo parere – chiedendo garanzie ambientali ed evidenziando dieci prescrizioni – che tuttavia non è vincolante per la decisione che prenderà il Governo.

Al dibattito sull’Aia sarà presente solo l’assessore all’ambiente Lorenzo Nicastro, che siederà al tavolo del ministero, mentre il presidente pugliese sarà a Bruxelles per un altro incontro, ma ha già preannunciato le difficoltà: “Non sarà una passeggiata, ci sarà un braccio di ferro perché la trattativa è molto difficile” – ha commentato ieri prima di avviare la riunione di giunta che ha espresso il “parere favorevole con prescrizioni” sull’Aia.

Sebbene il parere favorevole della Regione Puglia sia subordinato ad alcune prescrizioni, in realtà la sua posizione non è vincolante per il governo, ma più di così non poteva fare. A rendere ancora più complicata la situazione, nelle ultime ore, è arrivata sul tavolo dell’assessore Nicastro e su quello dell’Arpa una relazione tecnica di oltre 150 pagine, che ha costretto i tecnici ad un lungo lavoro per permettere al governo di esprimere un parere e non presentarsi impreparato all’appuntamento di oggi.

Subito insofferente l’assessore Nicastro, che ha commentato che “La Regione, nella procedura di Autorizzazione integrata ambientale ai grandi impianti che spetta al ministero, esprime un parere che è obbligatorio ma non è vincolante. È un parere molto articolato perché la conferenza è decisoria e le conferenze di servizio che hanno preceduto l’incontro durano da anni. Abbiamo tecnici e funzionari amministrativi di grande valore nella Regione Puglia”.

Intanto, i gruppi di ambientalisti, riuniti sotto la sigla “Altamarea” hanno inviato un decalogo, che riporta i dieci punti irrinunciabili per la concessione dell’Aia, al ministero dell’ambiente, alla Regione Puglia, alla Provincia di Taranto, ai Comuni di Taranto e Statte, “perché si presentino a Roma con un fronte unico a sostegno di una delibera di giunta regionale finalizzata ad ottenere che l’Aia venga rilasciata solo se conterrà prescrizioni severe e precise“.

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