Scoperta nuova supernova in completa fase esplosiva grazie a degli astrofili italiani

Scoperta tutta italiana quella della supernova SN 2011dn, individuata nella galassia a spirale UGC11501 nella costellazione dell’Aquila, distante ben 334 milioni di anni luce. Si tratta della terza supernova scoperta nel giro di soli 2 anni dall'Unione Astrofili Senesi, associazione senza fini di lucro, che si occupa dello studio delle scienze astronomiche e della loro divulgazione.

Scoperta tutta italiana quella della supernova SN 2011dn, individuata nella galassia a spirale UGC11501 nella costellazione dell’Aquila, distante ben 334 milioni di anni luce. Si tratta della terza supernova scoperta nel giro di soli 2 anni dall’Unione Astrofili Senesi, associazione senza fini di lucro, che si occupa dello studio delle scienze astronomiche e della loro divulgazione.

Il “cacciatore di stelle” Simone Leonini è il padre della scoperta, fatta dall’Osservatorio astronomico provinciale di Montarrenti nel Comune di Sovicille (SI) lo scorso 21 giugno, con l’ausilio di un telescopio RC da 0,53m di diametro f/7.8 lungo oltre mezzo metro. La conferma della scoperta è giunta dagli astronomi Silvia Galleti e Roberto Gualandi dell’INAF di Bologna e, in seguito, da D. C. Leonard (San Diego State University), J. Moustakas dell’Università of California in San Diego e B. J. Swift e D. McCarthy dell’Università dell’Arizona, attraverso il telescopio “Bok” dello Steward Observatory di Tucson.

Solo così è stato possibile scoprire che SN 2011dn si trova in piena fase esplosiva, diversi giorni prima del suo massimo di luminosità.

Una supernova, un’esplosione stellare estremamente energetica che costituisce lo stadio finale dell’evoluzione delle stelle massicce (tipi Ib e Ic e II) o il risultato dell’interazione catastrofica di una nana bianca con un’altra stella da un’emissione luminosa tale, può arrivare ad eguagliare, infatti, la luminosità della galassia che la ospita.

Buffo sapere che l’individuazione della supernova da parte dell’astrofilo Leonini è giunta dopo 2 mesi di sospensione delle attività di ricerca a causa dell’accoglienza presso l’osservatorio di alcuni dei migranti tunisini provenienti da Lampedusa e destinati alla Provincia di Siena.. .chissà quante scoperte avrebbero potuto fare gli scrutatori del cielo senesi in questo periodo!

Roberta Ragni

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