Referendum nucleare 12 giugno: SIIII farà!

La Corte di Cassazione ha appena espresso il proprio parere, confermando la possibilità di votare anche per il quesito sul nucleare

Si è finalmente conclusa l’attesa. Qualche minuto fa, la Corte di Cassazione, riunitasi stamane a porte chiuse presso l’ ufficio elettorale centrale ha giudicato la validità del referendum. E ha detto finalmente. Il terzo quesito referendario sul nucleare è stato ammesso e il 12 e 13 giugno lo troveremo alle urne.

Il collegio giudicante, formato da 17 giudici, coordinati dal Presidente Antonino Elefante, han dunque espresso la propria opinione riguardo al famigerato decreto Omnibus, approvato alla Camera, secondo cui non sarebbe necessario andare alle urne a votare per il nucleare, alla luce della decisione di rinviare ai prossimi anni la costruzione delle centrali. E il verdetto finale è stato a favore del .

Dopo giorni di batti e ribatti, finalmente si sono sciolti i nodi attorno al referendum sul nucleare.

Come sappiamo, i giudici avrebbero dovuto pronunciarsi o pro referendum, confermandone la validità visto che secondo il Decreto Omnibus approvato dalla Camera, l’abolizione delle norme oggetto del quesito non significherebbe l’addio al nucleare ma solo un rinvio momentaneo, forse per far placare i timori di un’opinione pubblica ancora scossa dal disastro nucleare di Fukushima. Oppure contro, stabilendo che il decreto Omnibus abbia letteralmente fatto fuori la normativa oggetto del referendum. E allora il quesito sul nucleare sarebbe stato cancellato dal referendum del 12 e 13 giugno. Ma così non è stato. Il suddetto quesito, che è stato depositato dall’Idv di Di Pietro, sarà dunque presente alle urne.

Immediato il commento del Comitato Vota Sì per fermare il nucleare: “Questa volta le furberie alle spalle degli italiani non passano. La Cassazione censura l’arroganza del governo e riconsegna nelle mani dei cittadini il diritto a decidere sul nucleare e del proprio futuro” La Corte di Cassazione, secondo il Comitato, “ha arginato i trucchi e gli ipocriti ‘arrivederci’ al nucleare e ha ricondotto la questione nell’alveo delle regole istituzionali, contro l’inaccettabile tentato scippo di democrazia“.

Inoltre, secondo le associazioni “oggi ha vinto lo spirito democratico e referendario, hanno vinto gli italiani, che potranno esprimersi e cacciare definitivamente lo spettro del nucleare dall’Italia. Domenica prossima tutti al voto contro il nucleare e per l’acqua pubblica!”.

Esultano anche i ragazzi di Greenpeace: “Il tentativo del governo di mettere un bavaglio alla volontà degli italiani di esprimersi sul nucleare non ha funzionato: la Corte di Cassazione ha giustamente ricondotto la partita referendaria alle regole previste dalla Costituzione. Greenpeace esulta alla decisione della Corte che ha vanificato le manovre dell’Esecutivo, garantendo il diritto degli Italiani di esprimersi sul ritorno al nucleare in Italia” si legge in un comunicato.

E Alice, Alessandra, Silvio, Luca, Pierpaolo e Giorgio de ipazzisietevoi.org ci credono ancora di più: “Adesso è il momento di dimostrare che gli Italiani sanno dare valore ai loro diritti e che andranno a votare in massa il 12 e il 13 giugno per raggiungere il quorum. La nostra generazione ha finalmente la possibilità di farsi sentire: una volta tanto il governo non è riuscito a rubarci il diritto di esprimerci“.

Finalmente una buona notizia tutta italiana, che fa eco a quelle, ancora migliori, provenienti dall’estero. Ricordiamo che questa settimana la Germania ha detto definitivamente addio al nucleare, aprendo l’era delle fonti rinnovabili di energia. La vicenda si è dunque conclusa. Tra poco più di 10 giorni dovremo andare ad esprimere il nostro parere riguardo all’acqua pubblica e al legittimo impedimento, e, ebbene SI’, anche sul nucleare.

Francesca Mancuso

 

Leggi tutti i nostri articoli sui referendum 2011

Leggi il nostro approfondimento sui referendum del 12/13 giugno 2011

Leggi tutti i nostri articoli sul referendum nucleare

Condividi su Whatsapp Condividi su Linkedin
Iscriviti alla newsletter settimanale
Seguici su Facebook