Arrestato il Presidente del Parco Nazionale delle Cinque Terre

E' stato arrestato stamane all'alba dalla Squadra Mobile di La Spezia il Presidente del Parco Nazionale delle Cinque Terre Franco Bonanni indieme al sindaco di Riomaggiore con accuse contro la Pubblca Amministrazione che vanno dalla truffa ai danni dello Stato ad associazione a delinquere, a falso materiale.

È stato arrestato stamane all’alba dalla Squadra Mobile di La Spezia il Presidente del Parco Nazionale delle Cinque Terre Franco Bonanini indieme al sindaco di Riomaggiore con accuse contro la Pubblca Amministrazione che vanno dalla truffa ai danni dello Stato ad associazione a delinquere, a falso materiale.

Nell’inchiesta coinvolte altre dieci persone di cui sei sono state fermate e quattro sono attualmente agli arresti domiciliari. Il caso ha voluto che l’arresto avenisse proprio nel giorno in cui è stata pubblicata sul Corriere della Sera la risposta di Bonanini ad un articolo apparso il 26 settembre dal titolo “I veleni del Corvo delle Cinque Terre” . Il presidente dell’area protetta ligure precisa nella lettera inviata al quotidiano milanese il fatto che la Procura di La Spezia stava indagando nono sulla gestione del Parco ma solo su “aspetti civilistici e privati di alcune persone con le quali l’Ente Parco nazionale delle Cinque Terre non c’entra assolutamente nulla”. Per poi continuare: “Il sottoscritto non è accusato di falso in atto pubblico, né tantomeno è stato condannato a pagare alcuna cifra, ma, nella qualità di privato cittadino, semplicemente, ha ricevuto un avviso di garanzia in quanto alcuni passaggi amministrativi relativi alla ristrutturazione della propria abitazione, anche in previsione dell’imminente trapianto di fegato, erano stati condotti dal figlio incaricato di seguire la pratica il quale poi ne è divenuto l’effettivo proprietario”.

 

C’è fiducia però da parte del mondo ambientalista intorno a Bonanni.

Conosciamo Franco Bonanini come persona onesta, corretta, irreprensibile e appassionata del suo territorio. A lui si deve, in questi ultimi quindici anni, il rilancio delle Cinque terre, che da realtà marginale e destinata al degrado sono diventate luogo d’eccellenza riconosciuto a livello internazionale. Siamo certi, pertanto, che Franco saprà dimostrare la sua totale estraneità ai fatti contestati”. Questo il commento del presidente nazionale di Legambiente, Vittorio Cogliati Dezza alla notizia dell’arresto. “Rinnoviamo la stima al Presidente delle Cinque Terre per il lavoro svolto in questi anni – ha aggiunto – e ci auguriamo che la magistratura faccia al più presto chiarezza su una vicenda che ci appare quanto meno paradossale”.

Il Ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo con una nota rende noto il suo “stupore e sconcerto”: “Bonanini, considerato da tutti persona di grande correttezza, – afferma la Prestigiacomo – è stato l’artefice di un eccezionale sviluppo delle Cinque Terre, un territorio che ha saputo valorizzare al meglio la risorsa ambientale e costruire attorno ad essa crescita e benessere. Spero che Franco Bonanini possa dimostrarsi in tempi brevi estraneo alle gravi accuse che gli vengono rivolte”.

E anche dal mondo politico le reazioni non si fanno attendere. “Attendiamo, come e’ d’obbligo fare, le motivazioni che hanno portato all’arresto del presidente del Parco delle Cinque Terre, Franco Bonanini, ma non riusciamo proprio immaginare alcun motivo che possa giustificare il gravissimo provvedimento di limitazione della liberta’ emesso dalla magistratura spezzina“. Dichiarano in una nota i senatori del Pd Roberto Della Seta e Francesco Ferrante.

Rispettiamo il lavoro della magistratura ma l’arresto di Bonanini ci pare francamente assurdo”, hanno aggiunto, “cnosciamo Bonanini come una persona per bene, che con passione e intelligenza ha fatto del suo territorio un modello di sostenibilita’ e una meta turistica d’importanza mondiale“. Dunque, hanno concluso, “siamo certi che Bonanini chiarira’ immediatamente la sua posizione, e speriamo che i veleni che hanno lambito la polizia giudiziaria spezzina negli ultimi tempi non abbiano avuto nessun ruolo in questa vicenda” .

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