Omicidio di Vassallo: il cordoglio delle associazioni ambientaliste

Angelo Vassallo, il sindaco del comune salernitano di Pollica ucciso ieri a colpi di pistola, era un politico raro, come non se ne trovano ormai più. Lavorava al fianco di associazioni impegnate nella difesa del territorio, dell’ambiente, intento a migliorare la qualità della vita dei cittadini e dei turisti, mettendo al servizio della politica anche le esperienze maturate negli anni nel mondo di Slowfood e nelle altre reti locali dedicate all’ambiente.

Angelo Vassallo, il sindaco del comune salernitano di Pollica ucciso ieri a colpi di pistola, era un politico raro, come non se ne trovano ormai più. Lavorava al fianco di associazioni impegnate nella difesa del territorio, dell’ambiente, intento a migliorare la qualità della vita dei cittadini e dei turisti, mettendo al servizio della politica anche le esperienze maturate negli anni nel mondo di Slow Food e nelle altre reti locali dedicate all’ambiente.

Questa tragedia ci colpisce profondamente. L’adesione di Angelo Vassallo alla filosofia Slow Food e la sua carica nella rete Cittaslow è stata una presa di posizione rilevante, una scelta lucida di una via alternativa alla cementificazione e alla speculazione edilizia – ha detto Carlo Petrini, presidente di Slow Food – Con il suo operato di sindaco è stato un esempio per il Cilento nella tutela del territorio e nella valorizzazione dell’agricoltura locale. E forse proprio questa sua assidua attività è una delle cause dell’agguato, come ipotizza lo stesso sostituto procuratore di Vallo della Lucania Greco affermando che hanno ucciso una speranza per il Cilento e un simbolo della legalità. Ricordo Angelo come una persona che conosceva il territorio, il suo passato da pescatore, la sua passione nell’animare progetti di educazione alimentare nelle scuole, nella promozione di mercati contadini e iniziative a favore degli agricoltori del suo comune. Una sensibilità unica di un uomo che amava la sua terra e nutriva un grande rispetto per le persone e le istituzioni”.

Anche Gian Luca Marconi, presidente Cittaslow e sindaco di Castelnovo ne’ Monti (Re) ha detto: “Sono sconvolto da questa vicenda che ha colpito un carissimo amico. Assieme abbiamo condiviso l’allargamento della rete Cittaslow al mondo intero: l’ultima sua esperienza internazionale è stata la missione in Cina come rappresentante della nostra associazione. Credeva fermamente negli ideali di Slow Food – ha commentato – Era una persona che sapeva parlare al cuore della gente. Ricordo il suo importante operato come sindaco e le parole di Petrini e del sostituto procuratore Greco dicono già tutto. Un caro amico che se ne va, ma la sua vita, le sue scelte, la sua lotta alla cementificazione per il rispetto dell’ambiente rimarranno con noi”.

Con lui abbiamo lavorato per oltre un decennio e ogni anno abbiamo premiato il suo impegno con le cinque vele – hanno detto i dirigenti di Legambienteil massimo riconoscimento di Legambiente alle località che si distinguono per tutela dell’ambiente e l’offerta turistica di qualità. Il suo costante e attento lavoro, infatti, ha reso nel tempo la piccola realtà di Pollica un gioiello di buona amministrazione e un caso esemplare riconosciuto e apprezzato da cittadini e turisti. Con Vassallo abbiamo condiviso le tante iniziative virtuose, le buone pratiche del suo Comune e battaglie come quella per il parco del Cilento e contro gli abusi edilizi. Ci mancherà – hanno concluso da Legambiente – la sua serena determinazione e la sua voglia di lavorare per un Cilento più pulito e più civile”.

Parole di apprezzamento per l’operato di Vassallo anche dal presidente dell’Uncem, Enrico Borghi, che ha espresso la sua indignazione per la brutale esecuzione del sindaco, impegnato da anni nelle politiche di sviluppo delle aree montuose e di tutte le zone naturali del distretto per favorire l’aumento del turismo.

Cordoglio e sdegno anche da Fabrizio Vigni, presidente nazionale degli Ecologisti democratici: “Gli assassini di Angelo Vassallo hanno barbaramente colpito un uomo impegnato nelle battaglie per l’ambiente e per la legalità – ha detto – due frontiere che in molte parti del Sud spesso sono una cosa sola”.

Verdiana Amorosi

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