Marea Nera nel Golfo del Messico: Static Kill ha funzionato. Bp comincia a cementare il pozzo.

Alle ore 16.15 italiane BP ha iniziato a cementare il pozzo fallato nel Golfo del Messico. E' la fine dell'incubo iniziato il 20 aprile con l'esplosione della piattaforma petrolifera Deepwater Horizon?

Alle ore 16.15 italiane BP ha iniziato a cementare il pozzo fallato nel Golfo del Messico. È la fine dell’incubo iniziato il 20 aprile con l’esplosione della piattaforma petrolifera Deepwater Horizon?

A quanto pare stavolta potrebbe essere davvero quella buona perché l’operazione Static Kill iniziata martedì scorso con l’obiettivo di tappare definitivamente la falla del pozzo alla base della marea nera nel Golfo del Messico, stando a quanto rilasciato dalla compagnia petrolifera ha raggiunto “l’obiettivo perseguito“. Conclusa, così, la prima fase con la quale si è introdotto nella bocca del pozzo sufficiente fango per mantenere sul fondo il petrolio e dopo il via libera del Governo statunitense a procedere, è partito il successivo step del procedimento che opererà in maniera simile, ma inietterà cemento al posto del fango sperando in tal modo di bloccare una volta per tutte l’emorragia di greggio iniziata oltre tre mesi fa.

La colata di cemento dovrebbe, infatti, a questo punto, consolidare la pressione e fare da tappo in maniera definitiva prima di dare avvio all’ultima fase ribattezzata “bottom kill” in cui verrà messo in funzione il pozzo parallelo che la Bp sta scavando per deviare il flusso.

Determinante per la riuscita dell’operazione Static Kill, basata su un procedimento molto simile a quello previsto per Top Kill, miseramente fallita nei mesi scorsi per via della troppa pressione con la quale usciva il greggio, è stata la cupola di contenimento inserita lo scorso 15 luglio che ha permesso agli ingegneri di pompare il fango verso il basso senza incontrare troppa resistenza.

L’annuncio della riuscita dell’impresa è stato accolto con enorme soddisfazione da Barack Obama, quasi fosse un regalo di compleanno, visto che proprio ieri il Presidente USA ha festeggiato i suoi 39 anni promettendo agli americani colpiti dal disastro ambientale di non abbandonarli ora che la fuoriuscita di petrolio “sembra essere arrivata alla fine”.

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