Esplosione in un’azienda chimica di Como. Quali conseguenze ambientali?

Ancora un incidente in un'azienda che si occupa di rifiuti speciali. È accaduto ieri all'interno della Ecosfera a Bulgarorosso, in provincia di Como. Due lavoratori sono rimasti gravemente feriti mentre altri sette sono stati ricoverati e le loro condizioni sono meno preoccupanti. Al lavoro i tecnici dell'Arpa per valutare la presenza di inquinanti nell'aria

Ancora un incidente in un’azienda che si occupa di rifiuti speciali. È accaduto ieri all’interno della Ecosfera a Bulgarorosso, in provincia di Como. Due lavoratori sono rimasti gravemente feriti mentre altri sette sono stati ricoverati in ospedale e le loro condizioni sono meno preoccupanti. Al lavoro i tecnici dell’Arpa per valutare la presenza di inquinanti nell’aria.

L’esplosione si è verificata poco prima delle 14 in uno dei dodici serbatoi esterni in cui si svolgono le lavorazioni sui solventi. Non si conoscono ancora le cause ma sembra che in uno dei silos si sia verificata una reazione anomala da cui è scaturito un violento incendio. Le fiamme avrebbero poi raggiunto i serbatoi adiacenti generando un‘alta colonna di fumo durata per ore.

Sembrava il terremoto, tremavano non solo i vetri ma anche i muri“, ha spiegato un residente che vive in paese, distante centinaia di metri. La violenza della deflagrazione è ha danneggiato le auto dei dipendenti, in tutto 33.

Conseguenze per l’ambiente e la salute pubblica?

Non vi sono ancora dati definitivi. I tecnici dell’Arpa Lombardia si sono messi al lavoro ieri per capire lo stato della situazione. L’ultimo aggiornamento risale a ieri pomeriggio:

“Gli accertamenti speditivi effettuati dai tecnici del Dipartimento Arpa di Como nelle prime fasi dell’incendio, scoppiato a seguito dell’esplosione di un silos della ditta Ecosfera di Bulgarograsso (CO), hanno dato esiti negativi. Al momento l’incendio è quasi completamente estinto e proseguono le verifiche sulle modalità di gestione delle acque di spegnimento. Il Gruppo specialistico dell’Agenzia ha installato un campionatore per il monitoraggio degli impatti dell’incendio sulla qualità dell’aria” si legge nel comunicato ufficiale.

Ieri le autorità comunali di Bulgarograsso hanno minimizzato, dicendo che,

“a seguito dell’incidente avvenuto in data odierna (ieri, 7 febbraio, Ndr), sul territorio di Bulgarograsso, non sussistono, al momento, rischi per la popolazione”.

Sembra, infatti, che nell’aria si siano liberati vapori di acetato di etile non particolarmente tossici. Tuttavia, s scopo precauzionale, sono state evacuate quattro abitazioni nelle immediate vicinanze dell’esplosione anche per i timori legati all’ampia colonna di fumo nero provocata dall’incendio.

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Una vicenda che in qualche modo ricorda quella di Pomezia, quando a maggio del 2017 si sviluppò un incendio in corrispondenza delle strutture della EcoX. In un primo momento, si pensava che a bruciare fossero stati materiali non pericolosi, ma poi venne accertata la presenza di amianto sul tetto dei capannoni.

Fino a quanto non arriveranno gli altri risultati dal campionatore installato ieri dall’Arpa non si potrà essere certi che la situazione sia sotto controllo e che l’aria non sia stata contaminata da sostanze pericolose.

Francesca Mancuso

Foto: VVF

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