Cile, al via l’inizio dell’abbandono del carbone

Il Cile dice addio al carbone. Il Ministro dell'ambiente Marcelo Mena ha appena annunciato "l'inizio della fine del carbone". Inizialmente, l'annuncio si tradurrà nel porre fine allo sviluppo di nuove centrali ma i grandi player energetici del paese stanno dando vita anche a un nuovo gruppo di lavoro col compito di eliminare gradualmente le centrali a carbone esistenti

Il Cile dice addio al carbone. Il Ministro dell’ambiente Marcelo Mena ha appena annunciato “l’inizio della fine del carbone”.

Inizialmente, l’annuncio si tradurrà nel porre fine allo sviluppo di nuove centrali ma i grandi player energetici del paese stanno dando vita anche a un nuovo gruppo di lavoro col compito di eliminare gradualmente le centrali a carbone esistenti.

Stando alle parole della presidente Michelle Bachelet, il Cile eliminerà la produzione di energia da carbone, dopo aver siglato anche un accordo con le sue principali utility per non costruire altri impianti inquinanti.

Il gruppo di lavoro svilupperà un piano per sostituire la capacità di carbone esistente. Nel quadro della politica energetica del paese, entro il 2050 si dovrà produrre il 70% dell’energia da fonti rinnovabili.

Con un tweet, il Ministro Mena ha reso note le intenzioni del paese:

“Grazie alla significativa riduzione dei costi e alla massificazione delle tecnologie di generazione rinnovabile che sono state incorporate nella nostra matrice energetica, l’industria della generazione elettrica vede un futuro sempre più rinnovabile, dove la generazione termoelettrica non sarà più la principale fonte di energia e, insieme con l’energia idroelettrica, le altre tecnologie rinnovabili e lo stoccaggio, si andrà ad integrare la produzione a intermittenza di energia solare fotovoltaica ed eolica in assenza di luce solare o vento” spiega l’associazione formata da 9 membri: AES Gener, Colbun, Enel, Engie, Pacific Hydro, Orazul, EDF, Cerro Dominador e Statkraft.

Nel 2017, il 47% dell’elettricità del paese è stata generata dal carbone, il 41 dall’idroelettrico, il 7,2% dal solare e il 4,17 dall’eolico.

Negli ultimi anni, il Cile ha investito molto nel solare ma anche nelle batterie al litio, in grado di stoccare l’energia pulita prodotta in eccesso e metterla a disposizione.

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Il paese sta avviando numerose iniziative a favore dell’ambiente, non solo sul fronte della produzione di energia. Di recente, è stato dato l’ok definitivo alla realizzazione di una serie di parchi naturali.

Francesca Mancuso

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