Marea nera nel Golfo del Messico: riprendono le trivellazioni, ma Obama annuncia il ricorso

Lo stop è durato davvero poco e nel Golfo del Messico, dopo la catastrofe ambientale provocata dalla marea nera, si torna a trivellare. Lo ha stabilito il giudice federale di New Orleans, Martin Feldman, che ha accolto il ricorso presentato da oltre trenta compagnie petrolifere contro la moratoria di sei mesi stabilita dal Presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, che dopo l’esplosione della piattaforma petrolifera, Deepwater Horizon, aveva imposto di fermare tutte le attività di trivellazione. Il giudice ha infatti accolto il ricorso, guidato dalla Honbeck Offshore Services, che definiva la scelta di Obama come arbitraria e priva di riscontro.

Lo stop è durato davvero poco e nel Golfo del Messico, dopo la catastrofe ambientale provocata dalla marea nera, si torna a trivellare. Lo ha stabilito il giudice federale di New Orleans, Martin Feldman, che ha accolto il ricorso presentato da oltre trenta compagnie petrolifere contro la moratoria di sei mesi stabilita dal Presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, che dopo l’esplosione della piattaforma petrolifera, Deepwater Horizon, aveva imposto di fermare tutte le attività di trivellazione. Il giudice ha infatti accolto il ricorso, guidato dalla Honbeck Offshore Services, che definiva la scelta di Obama come arbitraria e priva di riscontro.

Intanto però l’amministrazione americana ha già annunciato il ricorso. “Faremo immediatamente ricorso contro la sentenza” – ha detto Robert Gibbs, portavoce della Casa Bianca – facendo sapere che il presidente americano è fermamente convinto che la trivellazione a queste profondità senza certezze sulla sicurezza non ha senso. Anche il segretario dell’Interno, Ken Salazar, vuole prendere nuovi provvedimenti per fermare le trivellazioni in acque profonde.

La British petroleum intanto, ha deciso di donare alla National Fish and Wildlife Foundation tutto il ricavato dalla vendita del greggio ottenuto dalla piattaforma nel Golfo del Messico e ha fatto anche sapere che la fondazione userà le somme di denaro ricevute per supportare i progetti destinati al ripristino e alla difesa della natura lungo le coste del Golfo. La prima donazione ammonterà a cinque milioni di dollari.

Continua intanto il pompaggio del petrolio disperso in mare: ogni giorno vengono recuperati circa 16.000 barili di greggio.

E sul recupero del greggio in mare, proprio qualche ora fa è stato annunciato dalla BBC online che da oggi, a coordinare le attività per arrestare la marea nera nel golfo del Messico, al posto di Tony Hayward, amministratore delegato della compagnia, sarà Bob Dudley, direttore esecutivo della British Petrolium per Americ.

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