Incendio sul Monte Morrone: animali in fuga. I dati sulla qualità dell’aria

Monte Morrone, dopo oltre 10 giorni è ancora emergenza in Abruzzo, nel Parco nazionale della Majella, in pasto alle fiamme dal 19 agosto scorso

Monte Morrone, dopo oltre 10 giorni è ancora emergenza in Abruzzo, nel Parco nazionale della Majella, in pasto alle fiamme dal 19 agosto scorso.

Il Monte Morrone, caro agli abruzzesi oltre che per le bellezze naturali anche per via della sua storia legata a quella di Celestino V, sta facendo i conti con un disastro senza precedenti. Ettari di verde andati letteralmente in fumo, nonostante le forze messe in campo per contrastare gli incendi. Animali in fuga e ingenti perdite sia di flora spontanea che di fauna selvatica.

“Quaranta, cinquanta cinghiali con le fauci spalancate correvano verso la piccola sorgente di Bagnaturo all’alba di stamattina. Mai visto in vita mia così tanti cinghiali insieme. Mai, su queste strade, così tante volpi come l’altra notte, erano cinque, sei, scappavano impaurite dal fuocoracconta al Centro il pastore-custode Salvatore Di Pelino di Pratola. Anche lupi, cervi e caprioli sono in fuga dalla fascia pedemontana per mettersi in salvo dalle fiamme. “Gli animali si riversano sulla statale, un pericolo per chi viaggia nelle ore notturne fino alle prime luci dell’alba. Il disastro è totale. Fino a Sulmona non vedi più piante: faggi, abeti, roverelle non esistono più, tutto carbonizzato”.

La situazione degli incendi

Oggi il fronte dell’incendio sembra si sia fermato risalendo verso la montagna.

“Dalle 17 di ieri (lunedì 28, ndR) ha ripreso vigore, causa vento e temperature elevate, l’incendio sul Monte Morrone. Dirottate in tale località tutte le forze aeree disponibili che stavano operando in altre località per il rischio di coinvolgimento di abitazioni civili, rishio scongiurato. Realizzata fascia tagliafuoco da Badia a Bagnaturo a protezione della zona abitata e disposti presidi fissi con squadre antincendio per tutta la notte. Realizzata altra fascia tagliafuoco dalla Chiesetta di San Pietro fino all’incrocio con la limitrofa strada interpoderalefa sapere la Regione attraverso l’ultimo aggiornamento.

Due canadair hanno effettuato 35 lanci per 6.000 litri cadauno insieme a un Elicottero Erickson con 76 lanci da 10.000 litri. Località Monte Morrone. Due squadre miste formate da Vigili del Fuoco, esercito e volontari formate da 33 persone con tre mezzi antincendio e un autobotte hanno cercato di arginare le fiamme.

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La Regione raccomanda di tenere le finestre chiuse in caso di fumo e di lavare accuratamente frutta e verdura.

La Sala Operativa della Protezione civile della Regione Abruzzo, oggi ha fatto sapere che al momento sul Monte Morrone sono operativi 2 canadair, 1 elicottero Erickson (Orso Bruno H), 1 elicottero DRAGO 54 dei Vigili del Fuoco, 1 elicottero della flotta regionale Aquila 1, 8 Direttori delle Operazioni di Spegnimento (DOS) dei Vigili del Fuoco, oltre a 27 Vigili del Fuoco e 28 volontari muniti di 14 mezzi antincendio.

Ieri l’Arta ha diffuso anche i dati del monitoraggio della qualità dell’aria effettuato con laboratorio mobile nella località Marane di Sulmona. I dati vanno dal 22 al 29 agosto. Gli inquinanti monitorati sono il Monossido di carbonio (CO), il Benzene, il Toluene, le polveri sottili (PM10) e gli Idrocarburi Policiclici Aromatici (IPA) totali.

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“In generale, nel periodo di riferimento, si riscontra per gli inquinanti monitorati un andamento delle concentrazioni progressivamente in diminuzione rispetto ai primi giorni. Non si registra ancora un ritorno alle condizioni caratteristiche della zona in esame in quanto persiste una differenza tra giorno e notte, con valori che si innalzano nelle ore notturne al mutare della direzione del vento. Come già annunciato, il monitoraggio della qualità dell’aria in località Marane proseguirà per il tempo necessario a verificare tale tendenza. Oltre che nella frazione Marane di Sulmona, un’altra centralina mobile per il rilevamento degli inquinanti atmosferici è stata posizionata questa mattina a Pacentro, in piazza Madonna delle Grazie” spiega l’Arta.

Per vedere i grafici clicca qui

Francesca Mancuso

Foto cover

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