Dominella Trunfio Si aggrava il bilancio delle vittime della frana avvenuta in Colombia, ad ora sarebbero 254 i cadaveri recuperati a Mocoa in provincia di Putumayo al confine con l'Ecuador e Perù. Tra i dispersi ci sono anche due italiani.
Si aggrava il bilancio delle vittime della frana avvenuta in Colombia, ad ora sarebbero 254 i cadaveri recuperati a Mocoa in provincia di Putumayo al confine con l’Ecuador e Perù. Tra i dispersi ci sono anche due italiani.
Uno scenario devastante fatto da fango e distruzione totale. È una corsa contro il tempo per cercare di salvare il maggior numero di persone travolte dall’enorme valanga di acqua e detriti causata, ormai oltre 48 ore fa, dal maltempo.
Secondo forze di sicurezza locali i feriti sarebbero oltre 400 mentre 200 i dispersi tra cui due italiani, che non hanno dato alcuna notizia ai loro familiari.
Un numero sconvolgente che potrebbe continuare a crescere, soprattutto perché il fango ha travolto centinaia di case e distrutto tre distretti dell’area, danneggiandone altri quattordici.
Ci sono 2500 persone che stanno prestando soccorso sul luogo mentre il presidente del Paese Juan Manuel Santos ha proclamato lo stato di calamità.
Cadaveri, lacrime e distruzione
Nella valanga hanno perso la vita anche 62 minori, di cui 34 ancora non identificati. A renderlo noto sono fonti di Bogotà. Si continua a scavare tra assi e quel che è rimasto delle case di legno.
Le strade sono sommerse da sabbia e alberi trasportati dalle acque dei fiumi straripati a causa delle forti piogge dei giorni scorsi. Tutte le vittime sono state travolte nel sonno, in pochissimi sono riusciti a scappare tempestivamente.
Attualmente manca la corrente elettrica e scarseggia l’acqua potabile, i superstiti sono alloggiati in tende o rifugi di fortuna. Il procuratore generale Nestor Humberto Martinez ha annunciato di aver aperto un’inchiesta.
Dominella Trunfio
Foto: ANSA/EPA
