Torna l’incubo ALLUVIONE in Liguria e Piemonte: esonda il Tanaro, paesi isolati

Ancora allarme maltempo al Nord Italia a soffrire di più sono Liguria e Piemonte, ma gravi disagi ci sono anche dalla Valle d’Aosta fino alla Toscana. A Genova le scuole rimarranno chiuse anche domani, mentre nel cuneese è esondato il fiume Tanaro. Preoccupazione anche per il Po che è salito do oltre un metro e mezzo.

Ancora allarme maltempo al Nord Italia a soffrire di più sono Liguria e Piemonte, ma gravi disagi ci sono anche dalla Valle d’Aosta fino alla Toscana. A Genova le scuole rimarranno chiuse anche domani, mentre nel cuneese è esondato il fiume Tanaro. Preoccupazione anche per il Po che è salito do oltre un metro e mezzo.

Mentre i sindaci di Garessio e Ceva, in provincia di Cuneo hanno già fatto scattare l’allerta meteo, il governatore della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino ha detto che chiederà lo stato d’emergenza.

“Al momento non risultano persone coinvolte, anche grazie all’azione preventiva dei sindaci che hanno fatto scattare tutta una serie di azioni in seguito alla diramazione dell’allerta rossa per quei territori”, ha spiegato il capo della Protezione Civile, Fabrizio Curcio.

Situazione in Piemonte

L’allerta rossa è in corso in tutte le zone del torinese, nelle zone alpine e prealpine dalle Valli Orco, di Lanzo, Susa, Chisone, Pellice fino alla Valle Po. Allerta arancione per la valle Chiusella e per la pianura e collina torinese.

Sotto controllo il Po, salito di oltre un metro e mezzo, mentre le forti piogge hanno causato l’esondazione del fiume Tanaro, in provincia di Cuneo. Traffico chiuso per inondazione sulla statale 28 del Colle di Nava, da Garessio fino al confine con la Liguria, in località Bagnasco, dove in via precauzionale è stato istituito il divieto di transito a tutti i veicoli in corrispondenza del fiume.

E la mente del sindaco di Garessio, Sergio Di Steffano vola all’alluvione del 1994.

“Il fiume Tanaro ha scavalcato il ponte centrale di Garessio, dividendo la città in due.Abbiamo chiuso tutti i ponti, le fabbriche e le scuole. I bar e i negozi del centro sono allagati. La statale che arriva da Ceva è chiusa per frane, siamo isolati a tutti gli effetti. Al momento non risultano incidenti a persone ma la situazione è brutta”, dice il sindaco all’Ansa.

Altri fiumi sotto osservazione sono il Pellice e il Chisone che hanno già raggiunto il livello di guardia. Esondato il torrente Chiamogna a Bricherasio. A rischio chiusura la Regionale 589 Pinerolo-Saluzzo, nel tratto tra Garzigliana e Cavour, e nella zona di Staffarda (Cuneo).

Rischio chiusura anche per le provinciali Cavour-Villafranca e Barge-Cardè, dove i canali sono esondati. Bormida e Orba, invece, restano al momento al di sotto della soglia di guardia, come pure, nel nord della regione, i fiumi Strona, Sesia, Elvo, Cervo e Orco.

Nessun ferito, ma solo danni ad alcuni edifici. Nel cuneese una voragine ha inghiottito tre auto.

Situazione in Liguria

Una decina di famiglie sono state sfollate nel savonese in via precauzionale. Continua a piovere nell’entroterra della provincia di Imperia e della Valbormida. Sotto controllo i livelli dei torrenti argentina nel comune di Montalto Ligure (Imperia) e Arroscia tra l’imperiese e savonese che hanno superato la prima soglia di piena ordinaria.

L’allerta rossa continuerà fino alle 12 di domani sul ponente lungo la costa da Ventimiglia fino a Noli, l’intera provincia di Imperia, la valle del Centa e in Valle Stura ed entroterra savonese fino alla Val Bormida. Varie le strade in provincia d’Imperia chiuse per smottamenti e esondazioni.

Per adesso, si hanno notizie di un solo disperso: Alimonu Kinglsey, 23 anni, nigeriano travolto ieri dall’onda di piena del fiume Roja a Ventimiglia.

Allarme anche in Toscana e Lombardia e Sardegna

Codice giallo anche in Toscana e Lombardia per temporali e vento. Stessa situazione in Sardegna, nel cagliaritano dove la pioggia ha creato disagi alla circolazione ferroviaria.

Se ne parla sempre e solo dopo le tragedie e non c’è prevenzione. I violenti fenomeni meteorologici che in questi ultimi anni, colpiscono il nostro Paese sono la conseguenza di una serie di cause: dal dissesto idrogeologico alla gestione del territorio. Purtroppo questi eventi, sempre più intensi e frequenti, hanno origine dai cambiamenti climatici prodotti dall’uomo e da un’edificazione spesso incontrollata e senza scrupoli.

Dominella Trunfio

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