Consumo di suolo: un milione di firme per salvare il nostro Pianeta (PETIZIONE)

Un milione di firme per fermare il consumo del suolo. E’ questo l’obiettivo da raggiungere secondo l’Eci (Iniziativa dei Cittadini Europei) People4Soil per contribuire alla tutela e alla salvaguardia del nostro Pianeta.

Un milione di firme per fermare il consumo del suolo. È questo l’obiettivo da raggiungere secondo l’Eci (Iniziativa dei Cittadini Europei) People4Soil per contribuire alla tutela e alla salvaguardia del nostro Pianeta.

In Italia, attraverso una raccolta firme inserita nella campagna “Salva il suolo” si vuole sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza del suolo che rappresenta una delle principali risorse strategiche poiché garantisce, la sicurezza alimentare, la conservazione della biodiversità e la regolazione dei cambiamenti climatici.

La raccolta italiana è promossa da una task force di associazioni che per un intero anno, sarà fianco a fianco per sostenere l’iniziativa dei cittadini europei. Acli, Coldiretti, FAI, INU, Legambiente, LIPU, Slow Food e WWF, organizzeranno infatti una serie di iniziative sul tema.

“Le firme dei cittadini serviranno a trasformare una sensibilità sempre più diffusa in un tema dell’agenda parlamentare europea. La sfida è duplice: imporre ai politici europei una corretta pratica di ascolto dei cittadini e fare in modo che le istituzioni europee riprendano in mano la bussola delle politiche ambientali”, spiegano in una dichiarazione congiunta i rappresentanti della task force.

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suolo

Le organizzazioni coinvolte sono impegnate da sempre nel richiamo al rispetto del territorio e delle sue risorse.

“Ma questa consapevolezza non basta: occorrono anche regole e incentivi che riconoscano e premino le condotte responsabili, sanzionando i comportamenti speculativi. Queste regole devono essere comuni e condivise nella comunità degli Stati europei, per evitare dumping e forme di concorrenza sleale“, aggiungono.

Qualche passo avanti è stato fatto, la Eci People4soil è riuscita a riunire 340 organizzazioni operanti nei diversi paesi europei per lanciare un forte messaggio: la tutela del suolo riguarda tutti.

“Il fatto che l’UE non abbia ancora una legislazione per arginare il consumo e il degrado di suolo contraddice la centralità che, fin dall’origine, il progetto comunitario europeo assegnò alla sicurezza e alla sovranità alimentare, da attuare garantendo il lavoro agricolo e l’accesso alla buona terra come presupposti per il benessere e la convivenza pacifica dei popoli europei”, si legge in una nota stampa delle organizzazioni interessate.

Il suolo europeo non ha più da tempo le risorse per coprire i fabbisogni alimentari, per questo motivo si sfrutta il terreno con coltivazioni intensive, dopo aver costretto le comunità locali all’esodo.

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“Dovrebbe bastare questo a comprendere quanto preziosa sia la risorsa suolo. Ma il suolo è anche molto altro: i suoli europei intrappolano una quantità di carbonio immensa, che equivale ad oltre 40 volte la CO2 emessa annualmente da trasporti, settore civile, industria. Il suolo depura le acque, le assorbe e trattiene, svolgendo una prevenzione fondamentale nei confronti di danni delle alluvioni ed è la culla della biodiversità terrestre“, dicono ancora.

Motivazioni valide che spingono a riflettere sul perché l’Europa non si è ancora dotata di norme per la protezione del suolo, né di un programma di obiettivi vincolanti e di parametri per prevenire e contrastare gli inquinamenti, l’erosione e il degrado.

“Il consumo di suolo legato a crescita disordinata di edifici, cave, infrastrutture, nell’ultimo mezzo secolo ha consumato un territorio fertile di superficie superiore a quella dell’intera Ungheria, e negli anni 2000 il consumo è aumentato ogni anno al ritmo di 100mila ettari: come la superficie di una città come Roma”.

Per essere cittadini consapevoli, le organizzazioni invitano tutti i cittadini a firmare la petizione per salvare il nostro Pianeta prima che sia troppo tardi.

Firma qui la petizione

Dominella Trunfio

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