COP20: nasce la Coalizione per favorire le rinnovabili ma non basta. La petizione per azzerare le emissioni (#cop20lima)

Lima, Cop 21. La conferenza sul clima, in corso in Perù dal 1° dicembre, si avvia verso la conclusione. Domani 12 dicembre sarà l'ultimo giorno per decidere che strada tracciare per il futuro della Terra e dei suoi abitanti. Prima che le due settimane di incontri si chiudano con l'ennesimo buco nell'acqua. Ma ieri vi è stato un accenno a qualcosa di nuovo, una colazione guidata dall'Unep che promuova l'uso delle rinnovabili in tutto il mondo

Lima, Cop 20. La conferenza sul clima, in corso in Perù dal 1° dicembre, si avvia verso la conclusione. Domani 12 dicembre sarà l’ultimo giorno per decidere che strada tracciare per il futuro della Terra e dei suoi abitanti. Prima che le due settimane di incontri si chiudano con l’ennesimo buco nell’acqua. Ma ieri vi è stato un accenno a qualcosa di nuovo, una colazione guidata dall’Unep che promuova l’uso delle rinnovabili in tutto il mondo.

Mantenere al di sotto dei 2° C l’aumento globale delle temperature è diventata ormai una questione fondamentale, come ha ricordato ieri il segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moon. È stato così annunciata la nuova 1 Gigaton Coalition volta ad avviare e seguire nuove iniziative per favorire la diffusione delle energie rinnovabili a livello globale e i progetti di efficienza energetica di tutto il mondo.

Colmare una lacuna di fondo. La 1 Gigaton Coalition è stata fondata in risposta ad una carenza nelle misurazioni e nel reporting sulla riduzione delle emissioni di gas a effetto serra che, secondo l’UNEP, avrebbe aiutato a promuovere la diffusione delle politiche sull’efficienza energetica e le tecnologie basate sulle rinnovabili.

Infatti, secondo le stime dell’agenzia Onu, la riduzione delle emissioni di gas serra ammonterebbe a circa un gigaton all’anno entro il 2020, se ciascun paese usasse in maniera intelligente le energie rinnovabili. “La nostra economia globale potrebbe essere più ricca di 18.000 miliardi di dollari entro il 2035, se adottassimo l’efficienza energetica come prima sceltaha detto il Direttore Esecutivo dell’UNEP Achim Steiner. E il potenziale di miglioramento va da 2,5 a 6,8 miliardi di tonnellate di carbonio l’anno entro il 2030.

La 1 Gigaton Coalition è stata avviata dal governo della Norvegia e sarà coordinata dal Programma delle Nazioni Unite (UNEP). L’iniziativa si è formata alla luce del fatto che la migliorare la comprensione che molti paesi hanno sui progetti di energia rinnovabile e di efficienza energetica potrebbe davvero dare una grossa mano alla riduzione dei gas climalteranti. Tuttavia, la maggior parte dei paesi non misura o segnala le riduzioni delle emissioni di gas serra che derivano. “La 1 Gigaton Coalition ci incoraggia a scalare i nostri sforzi per promuovere le energie rinnovabili e dell’efficienza energetica nei paesi in via di sviluppo come contributo per raggiungere l’obiettivo dei 2 gradi”, ha detto Tine Sundtoft, Ministro del clima ed ambiente della Norvegia.

L’Unep coordinerà la raccolta dei dati con una relazione annuale, e, insieme ai partner, svilupperà una misurazione, rendicontazione e verifica della metodologia allineata con i requisiti della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (UNFCCC).

Vi è già una significativa evidenza dei benefici potenziali. Ad esempio, un cambiamento globale basato su elettrodomestici ad alta efficienza energetica e attrezzature – comprese le luci, condizionatori d’aria, frigoriferi, motori elettrici, ventilatori a soffitto e trasformatori di distribuzione – ridurrebbe il consumo di energia elettrica di oltre il 10 per cento, risparmiando 350 miliardi di dollari all’anno in bollette e riducendo le emissioni di CO2 di 1,25 miliardi di tonnellate all’anno.

L’evidenza indica che il potenziale è ancora maggiore. Dal 1990 al 2010, i miglioramenti in termini di efficienza energetica hanno ridotto la domanda globale di energia cumulativa di oltre il 25 per cento. Tra il 2000 e il 2013, la Germania ha documentato gli effetti della sua applicazione di energia rinnovabile, e ha scoperto che entro il 2012, le emissioni di gas a effetto serra si erano ridotte di 148 milioni di tonnellate. Inoltre, sempre nel 2012, 40 milioni di tonnellate di carbone, 12 miliardi di metri cubi di gas e 8 milioni di litri di petrolio, gasolio e gas sono stati evitati.

Quest’anno, i governi impegnati nei negoziati sul clima dell’UNFCCC hanno guardato da vicino l’efficienza energetica e le energie rinnovabili come due aree chiave con il maggior potenziale per ridurre le emissioni di gas serra entro il 2020, quando il nuovo accordo sui cambiamenti climatici in programma a Parigi2015 avrà effetto,ha dichiarato Cristina Figueres, segretario esecutivo dell’UNFCCC.

Ma non basta. C’è infatti il rischio che ai negoziati sul Clima di Lima si rinunci all’obiettivo di azzerare le emissioni. Ridurre la produzione di gas serra potrebbe non essere sufficiente visti i gravi livelli a cui l’uomo ha spinto la Terra. Per questo Avaaz ha invitato tutti all’azione, per ricordare ai governi mondiali di creare il potenziale per un pianeta alimentato al 100% da energia pulita. “L’obiettivo è entrato nella bozza dell’accordo globale per il clima, ma è ancora a rischio. Mentre i ministri dell’ambiente di tutto il mondo sono a Lima, in Perù, per firmare l’accordo, le multinazionali che sfruttano petrolio, carbone e fracking, e i Paesi che vogliono poter continuare ad inquinare, stanno facendo di tutto per cancellare questo obiettivo rivoluzionario dal testo. Ed è qui che entriamo in gioco noi. È merito innanzitutto dei cittadini aver imposto nell’agenda questo punto, ma ora dobbiamo proteggerlo! Se non ce la faremo, gli scienziati sono chiari: rischiamo che il clima vada fuori controllo da un momento all’altro, con conseguenze catastrofiche in tutto il Pianeta. Il modo più efficace che abbiamo per impedire accordi dietro le quinte con le lobby dell’inquinamento è di sommergere i nostri Ministri con migliaia di messaggi.”

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Francesca Mancuso

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