In India in 600 milioni fanno i bisogni per strada. L’allarme Unicef

In India è problema serio: 600milioni di persone defecano per strada

C’è chi la pupù la conserva in apposite provette per debellare delle malattie e chi, invece, la pupù la fa per strada scatenandole, le malattie. In India è problema serio: 600milioni di persone defecano per le vie delle città. 600milioni, mica due o tre buontemponi. Anche chi ha il bagno in casa.

È il dato sconcertante che emerge da uno studio dell’Unicef – che nei mesi scorsi ha lanciato la campagna Poo2Loo (letteralmente la “Cacca in bagno”) – e riportato dal quotidiano Hindustan Times. Pare che circa il 40% delle famiglie rurali di Uttar Pradesh, Bihar, Rajasthan, Madhya Pradesh e Haryana, pur disponendo di un bagno in casa, tenda a farla per le strade. Tendono, cioè, a lasciar escrementi all’aria aperta, esattamente come fanno le mucche, libere e sacre. Ed è così che i cattivi odori prendono il sopravvento e con essi una marea di rischi di infezioni, di malattie e di epidemie per la popolazione (con tanto di contaminazione delle acque).

E non solo: il 44% delle madri smaltisce le feci anche dei propri piccoli all’aperto, aumentando ancora di più il rischio di contaminazioni microbiche dell’acqua con virus, batteri e altri agenti che provocano la diarrea nei bambini, una delle condizioni che determinano la malnutrizione, di cui soffre il 48% dei bambini in India.

66 milioni sono i chili di residui umani solidi al giorno e il motivo per cui lo fanno? Circa il 47% delle persone consultate nella ricerca condotta dall’Unicef hanno affermato che fare la pupù all’aperto è “piacevole, confortevole o conveniente”. Anzi, molti sono convinti che questa pratica sia un metodo di vita virtuosa sana e salutare.

Diane Coffey, economista e responsabile dello studio dell’Unicef, ha detto: “Se questi sono i dati il governo indiano non può credibilmente affermare che il fenomeno della defecazione pubblica sarà eliminato entro il 2019“, come ha fatto il premier Narendra Modi. Coffey ha concluso: “È urgente un’azione sociale per un profondo cambio di mentalità“.

Insomma, qui finisce lo spazio delle vecchie abitudini e delle convinzioni popolari. Ma, gente, questo Paese così densamente popolato dove manca istruzione e cultura tanto da riempire le strade di cacca umana è l’altra faccia del Pianeta, lontana dalla bambagia becera dell’Occidente. E ricordate, come dice la campagna dell’Unicef: “urban or rural, poo is all around us, in our playgrounds and outside our offices. If we’re silent, we’re contributors“.

Germana Carillo

Foto: indiamainly.com

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