Alluvione a Refrontolo: una tragedia annunciata (FOTO E VIDEO)

È bastata una bomba d'acqua per dare il via ad una serie di eventi distruttivi. A Refrontolo, nel Trevigiano, si fa ancora la conta dei danni e si piangono le 4 vittime provocate dalla valanga di fango, che lo scorso sabato ha sorpreso i partecipanti a una festa di paese, sotto un tendone

È bastata una bomba d’acqua per dare il via ad una serie di eventi distruttivi. A Refrontolo, nel Trevigiano, si fa ancora la conta dei danni e si piangono le 4 vittime provocate dalla valanga di fango, che lo scorso sabato ha sorpreso i partecipanti a una festa di paese, sotto un tendone.

Le immagini che la TV ci ha mostrato hanno dell’incredibile. In quest’estate che estate non è, dove le nuvole hanno rubato la scena al sole, quattro piccoli centri della provincia di Treviso hanno dovuto fare i conti con la furia della natura. Il violento acquazzone ha fatto esondare il torrente Lierza a Molinetto della Croda nel comune di Refrontolo.

Ma non è tutta colpa della pioggia. Secondo le ricostruzioni del Corpo forestale, che sta perlustrando la zona sia da terra che in elicottero, l’esondazione potrebbe essere stata provocata dallo scivolamento di materiali nel letto del torrente per via sì delle abbondanti precipitazioni ma anche perché il Lierza era ostruito da numerose balle di fieno che hanno creato una sorta di “tappo”. Ma si tratta ancora di ipotesi. Una volta raggiunta una quantità d’acqua non più sostenibile, ha avuto luogo lo sversamento oltre gli argini, che ha scaraventato sugli abitanti fango e detriti.

Ma per la zona, famosa per la produzione del Prosecco, potrebbe non essere ancora finita. Spiega il Corpo Forestale che durante il sorvolo in elicottero è emersa “una situazione di effettiva franosità nei territori circostanti il comune di Refrontolo e i sindaci dei comuni interessati stanno valutando l’opportunità di intervenire per bonificare e tamponare alcune zone dove, se continuasse questa allerta meteo, potrebbero verificarsi fenomeni franosi”.

Una zona tutt’altro che immune al dissesto idrogeologico che da Nord a Sud divora l’Italia, e con cui ci si trova a fare i conti solo dopo eventi di questo tipo.

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Intanto il Codacons si prepara alla battaglia parlando di disastro già annunciato e annunciando di inviare un esposto alla magistratura locale per chiedere di indagare per concorso in strage. “In base alle dichiarazioni dei cittadini della zona, infatti, la disgrazia potrebbe essere stata provocata dalla mancata pulizia del torrente, che lo scorso novembre fu parzialmente ostruito da una frana. Le segnalazioni dei residenti e le loro richieste di disostruzione del Lienza, tuttavia, non sarebbero state accolte. Vogliamo sapere se vi siano state eventuali omissioni che abbiano contribuito a determinare l’esondazione e chiediamo alla Procura di accertate le responsabilità in capo a soggetti pubblici e privati, alla luce del possibile concorso in strage,ha detto il Presidente Carlo Rienzi.

Sei mesi fa, infatti, le piogge avevano generato altre tre frane a Refrontolo mentre il Lierza, ostruito dal cedimento della collina, era esondato sia a monte che a valle.

Dissesto idrogeologico: è giunto il momento di dire le cose sino in fondo, di segnalare l’immutata mancata attenzione per il territorio e l’incapacità persino di comprendere il concetto di prevenzione. Dai 100 eventi meteo all’anno con danni ingenti registrati fino al 2006 siamo passati al picco di 351 del 2013 e ad oltre 100 nei soli primi 20 giorni del 2014. Da ottobre 2013 all’inizio di aprile 2014 sono stati richiesti dalle Regioni 20 Stati di emergenza con fabbisogni totali per 3,7 miliardi di euro,” ha denunciato Gian Vito Graziano, Presidente dell’Ordine dei geologi.

Una tragedia annunciata?

Francesca Mancuso

Foto: Meteoweb

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