La Concordia arriva a Genova, ma i danni al Giglio restano (VIDEO)

Si è concluso con successo l'ultimo viaggio in mare della Costa Concordia. In lieve anticipo rispetto alla tabella di marcia, grazie al meteo favorevole e all'ottima tenuta del progetto ingegneristico che ha rimosso il relitto dal Giglio, si conclude oggi una vicenda che è costata la vita a 33 persone e ha inflitto una ferita all'ambiente del Giglio e dell'Arcipelago Toscano e all'immagine del nostro Paese.

Si è concluso con successo l’ultimo viaggio in mare della Costa Concordia. In lieve anticipo rispetto alla tabella di marcia, grazie al meteo favorevole e all’ottima tenuta del progetto ingegneristico che ha rimosso il relitto dal Giglio, si conclude oggi una vicenda che è costata la vita a 33 persone e ha inflitto una ferita all’ambiente del Giglio e dell’Arcipelago Toscano e all’immagine del nostro Paese.

Con la vicenda Concordia “l’Italia ha dimostrato di essere un grande Paese. Se facciamo gioco di squadra siamo capaci di grandi imprese. Abbiamo dimostrato che ambiente, lavoro e sviluppo possono camminare insieme. Quella di oggi però non e’ una giornata di festa. Il pensiero va alle vittime e al Giglio“, scrive sul suo profilo Twitter Gian Luca Galletti, ministro dell’Ambiente, che posta anche le foto dell’arrivo della nave nel porto di Genova.

I nostri monitoraggi non hanno fatto emergere alcun sversamento di idrocarburi o sostanze inquinanti. Adesso però dobbiamo rivitalizzare il Santuario dei cetacei, rendere efficace il “Decreto anti-inchini” e inaugurare una nuova stagione dello smantellamento delle navi europee nel vecchio continente“.

Così commentano, invece, Alessandro Gianni e Stefano Ciafani, rispettivamente Direttore delle Campagne di Greenpeace e Vice Presidente di Legambiente a conclusione del viaggio a bordo della Maria Teresa, l’imbarcazione della Fondazione Exodus di Don Mazzi che ha seguito ininterrottamente la Concordia dal Giglio a Genova Voltri.

Ma non basta per cantare vittoria. Il felice esito della rimozione del relitto dovrebbe ora fungere da trampolino per rivitalizzare il Santuario dei cetacei (è incredibile ad esempio che di questa vicenda, sul sito web del Santuario non si trovi traccia, sottolinea Legambiente). La tempestiva adozione di politiche di gestione e tutela del mare, e in particolare del Santuario dei cetacei, avrebbe potuto prevenire questa tragedia.

Questa vicenda ha fatto emergere anche altre contraddizioni del nostro Paese su questo fronte: dopo il naufragio, con fin troppe resistenze, è stato varato un “Decreto anti-inchini” che è stato però già annacquato dalle pressioni delle lobby dei trasporti marittimi. Ci sono infatti i “passaggi ravvicinati” davanti a Venezia, Capri e Portofino, con la speranza che non si ripresenti l’ennesima emergenza annunciata.

E l’operazione “Costa ti tengo d’occhio” di Greenpeace e Legambiente non si conclude con l’arrivo della Concordia a Genova: sarà monitorato anche lo smaltimento. Per questo le associazioni ambientaliste chiedono di essere presenti come osservatori per vigilare su questo delicato processo. Parallelamente, verranno seguite anche le operazioni di bonifica e ripristino dei fondali del Giglio deturpati dal naufragio e dal cantiere.

Intanto sui social continuano a far discutere le vacanze a Ischia di Francesco Schettino…

schettino

Roberta Ragni
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