Greenpeace: #nonfossilizziamoci, Italia ed Europa investano in efficienza e rinnovabili

Inizia a Bruxelles il Consiglio Europeo in cui si discuterà di sicurezza energetica europea e dei target necessari a tutelare l’ambiente in vista dei cambiamenti climatici. Greenpeace si mostra particolarmente preoccupata per la posizione che assumerà il Governo italiano e il resto dell'Ue

La Rainbow Warrior, nave simbolo di Greenpeace, è arrivata a Genova dove continua il suo percorso che si snoderà attraverso le coste italiane da nord a sud con l’obiettivo di sensibilizzare il governo italiano e più in generale l’Ue sull’urgenza di sviluppare le energie rinnovabili e finalmente mandare in pensione le vecchie centrali a carbone.

Il tour non a caso ha un titolo-slogan molto esplicativo: “non è un paese per fossili” e toccherà diverse località del nostro paese dove sono previsti incontri con le comunità interessate ancora dal problema delle centrali che utilizzano fonti energetiche ‘sporche’.

Oggi tra l’altro è una data di cruciale importanza, inizia a Bruxelles il Consiglio Europeo in cui si discuterà proprio di sicurezza energetica europea e dei target necessari a tutelare l’ambiente in vista dei cambiamenti climatici.

Greenpeace si mostra particolarmente preoccupata per la posizione che ha assunto fino a questo momento il Governo italiano: “Quelli che ci giungono dal governo Renzi non sono buoni segnali. Tra pochi giorni comincia il semestre di presidenza italiano in Europa: rischiamo ancora una volta che il nostro Paese giochi una partita di retroguardia quando l’Italia e l’Europa hanno bisogno di investire su rinnovabili ed efficienza energetica. Si tratta di settori in cui abbiamo un ottimo posizionamento strategico e non ha senso che sia proprio l’Italia a rallentare questo processo” ha dichiarato Andrea Purgatori, nuovo presidente di Greenpeace Italia.

Nonostante, all’incontro con Greenpeace, il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti si sia mostrato disponibile assicurando il suo sostegno agli obiettivi prefissati dall’associazione (riduzione delle emissioni, sviluppo delle rinnovabili ed efficienza energetica), il governo italiano sembra andare in tutt’altra direzione. In particolare si fa riferimento al decreto “spalma incentivi” ma anche al fatto che il ministro Guidi continui a sostenere lo sfruttamento del petrolio estratto dai nostri mari (che, oltre ad arrecare danni ad ambiente e turismo, è anche poco e di scarsa qualità come dichiara Greenpeace nel suo comunicato stampa).

Se non l’avete ancora fatto, potete partecipare alla petizione online: Non Fossilizziamoci, che vuole arrivare ad una dichiarazione di indipendenza dalle fonti fossili, per la promozione e il rilancio di rinnovabili ed efficienza energetica.

Francesca Biagioli

Leggi anche:

– Blitz di Greenpeace a La Spezia contro le fonti fossili #nonfossilizziamoci (petizione)

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