ONU: i 15 disastri del 2013 imputabili ai cambiamenti climatici

Il 2013 è stato un altro anno nero per il clima. Il riscaldamento globale non accenna a diminuire. È quanto emerge dal nuovo rapporto annuale reso noto oggi dalla WTO, l'Organizzazione meteorologica mondiale. E i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Secondo la WMO, al clima sono imputabili alcuni disastri, che hanno avuto luogo nel 2013

Il riscaldamento globale non accenna a diminuire. È quanto emerge dal nuovo rapporto annuale reso noto oggi dalla Wmo, l’Organizzazione meteorologica mondiale che fa capo all’Onu. E i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Secondo la WMO, proprio al clima che cambia sono imputabili molti dei disastri, che hanno avuto luogo nel 2013.

Ancora una volta è stato ampiamente documentato il violento impatto che i cambiamenti climatici hanno sul pianeta, dalla siccità alle ondate di calore, passando per inondazioni e cicloni tropicali che ormai sono di casa in tutto il pianeta. Non si tratta di eccesso di catastrofismo. Il bicchiere è davvero mezzo vuoto se si considera che il 2013 è stato, al pari del 2007, il sesto anno più caldo mai registrato, portando avanti l’ormai nota tendenza all’aumento generalizzato della temperatura sulla Terra.

Il documento della Wmo ha fornito un’istantanea delle temperature regionali e nazionali e degli eventi estremi che hanno avuto luogo lo scorso anno, inserendo anche l’analisi riguardante la copertura di ghiaccio, il riscaldamento degli oceani, l’innalzamento del livello del mare e le concentrazioni di gas a effetto serra. Tutti fattori collegati tra loro e soprattutto col mutare del clima. La World Meteorological Organization (WMO) ha inoltre messo in evidenza i 15 eventi climatici principali del 2013 collegati al riscaldamento globale:

  • Tifone Haiyan, una delle tempeste più forti che ha colpito le Filippine a novembre;
  • L’Australia registra il suo anno più caldo di sempre con ondate di calore. Secondo anno record anche per l’Argentina e terzo per la Nuova Zelanda;
  • Aria polare gelida in varie zone d’Europa e nel sud-est degli Stati Uniti .
  • Angola, Botswana e Namibia messi in ginocchio da una grave siccità .
  • Forti piogge monsoniche si abbattono lungo il confine tra India e Nepal provocando gravi inondazioni;
  • Forti piogge e inondazioni anche nel Nord-Est della Cina e in Russia;
  • Forti piogge e inondazioni anche in Sudan e la Somalia;
  • Grande siccità in Cina meridionale;
  • Brasile, il Nord-Est sperimenta nel 2013 la peggiore siccità degli ultimi 50 anni;
  • Il tornado più ampia mai osservato colpisce El Reno, in Oklahoma (Usa);
  • Precipitazioni estreme provocano gravi inondazioni nella regione alpina dell’Europa e in Austria, Repubblica Ceca, Germania, Polonia e Svizzera;
  • Israele, Giordania e Siria vengono colpiti da nevicate senza precedenti;
  • Le concentrazioni di gas serra nell’atmosfera hanno raggiunto livelli record;
  • L’innalzamento del livello degli oceani raggiunge nuovi livelli record;
  • L’ estensione del ghiaccio marino antartico ha raggiunto il record massimo giornaliero.

Tuttavia, basta considerare che 13 dei 14 anni più caldi mai registrati si sono verificati tutti nel 21° secolo, e gli ultimi tre decenni sono staiti più caldi dei precedenti. L’ultimo in testa: il decennio 2001-2010 è il più caldo mai registrato.

I numeri parlano chiaro. Nel 2013 le temperature di superficie della terra e degli oceani erano in media di 14,5° C, 0,5 gradi in più rispetto alla media calcolata nel periodo che va dal 1961 al 1990 e di +0,03 nel periodo 2001-2010, il decennio appena trascorso. Continuando con questo ritmo, entro il 2100 le attuali temperature potrebbero salire addirittura di 4° C.

Naturalmente si verificano fenomeni come le eruzioni vulcaniche o El Niño e La Niña, eventi che hanno da sempre contribuito a inquadrare il nostro clima, influenzando le temperature o provocando disastri, siccità e inondazioni . Ma molti degli eventi estremi del 2013 erano coerenti con quello che ci si aspetterebbe a causa del cambiamento climatico indotto dall’uomo. Abbiamo assistito a precipitazioni più abbondanti, ondate di calore più intense e più danni legati a mareggiate e inondazioni costiere, a causa dell’innalzamento del livello del mare, come il rifone Haiyan ha tragicamente dimostrato nelle Filippine”, ha detto il WMO Segretario generale Michel Jarraud.

Secondo quest’ultimo, i gas serra sono a livelli record. Ciò significa che la nostra atmosfera e gli oceani continueranno a riscaldarsi ulteriormente caldo nel corso dei secoli: “Le leggi della fisica non sono negoziabili”.

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