Didymo, la viscida alga che sta invadendo il Canada per colpa dei cambiamenti climatici

Distogliete lo sguardo se state mangiando, perché qullo che state per vedere è abbastanza disgustoso. Somiglia a un ammasso gelatinoso di muco, ma in realtà si tratta di un alga che può causare diversi problemi ambientali. Si chiama Didymo e sta colonizzando le coste del Canada orientale per colpa dei cambiamenti climatici.

Distogliete lo sguardo se state mangiando, perché qullo che state per vedere è abbastanza disgustoso. Somiglia a un ammasso gelatinoso di muco, ma in realtà si tratta di un alga che può causare diversi problemi ambientali. Si chiama Didymo e sta colonizzando le coste del Canada orientale per colpa dei cambiamenti climatici.

La diffusione di questa specie di alghe è un problema soprattutto per le popolazioni ittiche locali, come il salmone atlantico: quando ricopre i fondali nasconde il cibo e rende più difficile nutrirsi. “E ‘come un orribile tappeto peloso shaggy degli anni ’70“, spiega Michelle Lavery, autore principale di un rapporto realizzato in collaborazione tra i ricercatori della Queen’s University e l’Institut national de la recherche scientifique (INRS).

Lo studio, pubblicato su Canadian Journal of Fisheries and Aquatic Sciences, spiega che la Didymo non era conosciuta nel Canada orientale fino a quando è apparsa improvvisamente in fiumi e laghi del New Brunswick e del Quebec nel 2006. Per questo molti pensarono che fosse stata introdotta.

alga didymo

È stata successivamente osservata anche a est delle Montagne Rocciose in Alberta e British Columbia, dove la diffusione è stata collegata all’uso di stivali da pesca con la suola in feltro. Questi stivali sono stati vietati in alcuni stati proprio per le preoccupazioni legate alla didymo.

La nuova ricerca rivela, però, che le viscide alghe non sono nuove della zona come tutti pensavano che fosse. I ricercatori hanno scoperto che le fioriture sono solo diventate più comune a causa delle temperature più calde. “L’abbiamo trovata in sedimenti datati 1970 – dice Lavery-. Ed è stata anche segnalata in storici rapporti del 1910 e del 1896“. Insomma, ancora una volta, è colpa del cambiamento climatico se ora è tornata con questa forza.

Roberta Ragni

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