Basta alla carne low cost: in Germania la proposta che fa tremare le lobby agroalimentari tedesche

Cem Yozdemir, ministro tedesco dell’Agricoltura vuole migliorare la qualità del cibo e ridurre il consumo di grassi, sali e zuccheri

Stop al consumo di carne low cost e ai cibi di bassa qualità! Non perde tempo Cem Yozdemir, neo ministro tedesco dell’Agricoltura e dell’Alimentazione che nel primo mese di lavoro ha già attirato su di sé le critiche e i dubbi della lobby dell’industria agroalimentare teutonica. La sua battaglia contro la produzione di cibi a basso costo è appena iniziata e intende portarla avanti perché occorre fermare il progressivo impoverimento delle imprese del settore, l’estinzione delle specie e l’aggravio sul clima.

L’Obama tedesco, come spesso è stato definito, intende perseguire una politica che si fonda sulla connessione tra ambiente e economia. Yozdemir propone di migliorare la qualità del cibo e la varietà nell’alimentazione, riducendo anche il consumo di grassi, sali e zuccheri; vuole inoltre mettere al centro della sua azione un cambiamento positivo nelle condizioni di lavoro di quanti operano in questo settore, spesso sfruttati e sottopagati. 

Queste posizioni hanno trovato pareri discordanti. Se da un lato molti agricoltori sembrano accogliere queste proposte, soprattutto quelli che producono carne di buona qualità, molti produttori di carne sono tra i più fervidi oppositori.  Ma ci sono anche le domande che alcuni esperti si pongo sul costo della transizione verso un’agricoltura biologica più estesa.

È stato rilevato che ogni anno l’agricoltura industriale causa circa 90 milioni di euro di danni ambientali ma, allo stesso tempo, si è calcolato che con un tipo diverso di produzione un chilo di carne bovina potrebbe costare anche 80 euro al chilo oltre all’aumento fino a 4 volte dei prezzi dei prodotti caseari. La domanda che questi si pongo è su chi dovrà pagare di più: produttori, allevatori o consumatori?

I progetti del ministro tedesco, vegano da diversi anni, hanno però un fondamento comunitario. La riduzione del consumo di carne rientra nella strategia europea Farm to Fork, che punta anche a ridurre l’impatto sull’ambiente, a assicurare un equo accesso al cibo, alla promozione di un’economia più sostenibile. Quest’ultimo punto rientra inoltre nella Politica agricola comune (PAC) 2023-2027 promossa dal Consiglio dell’Unione Europea che include anche un sostengo mirato per le aziende agricole di piccole dimensioni.

Le questioni che ha sollevato il ministro Yozdemir sono sicuramente centrali e il dibattito sul tema continuerà nel breve e medio periodo.

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Fonti: Commissione Europea; Consiglio dell’Unione Europea, Stern.de

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