La natura insegna la sostenibilità ai mosaici di riso di Bali

Mosaici colorati, uno spettacolo per gli occhi che arriva da Bali. Qui le celebri terrazze di riso si basano su inconsapevoli tecniche di agricoltura sostenibile che danno luogo a questo suggestivo effetto ottico

Mosaici colorati, uno spettacolo per gli occhi che arriva da Bali. Qui le celebri terrazze di riso si basano su inconsapevoli tecniche di agricoltura sostenibile che danno luogo a questo suggestivo effetto ottico.

Un mare di vegetazione, con sfumature che vanno dal giallo tenue al verde. Imitando la vegetazione spontanea, gli agricoltori di Bali inconsapevolmente realizzano le terrazze di riso. In questo modo, si riduce drasticamente la necessità di ricorrere ai pesticidi e i raccolti sono ottimali.

Le loro tecniche sono state oggetto di studio di un team di scienziati guidato dal Santa Fe Institute. I ricercatori hanno considerato due variabili: la disponibilità d’acqua e i parassiti. Gli agricoltori che vivono a monte hanno il vantaggio di avere sempre acqua, mentre quelli a valle devono adattare la loro pianificazione ai tempi degli agricoltori a monte.

Qui i parassiti entrano in scena. Quando gli agricoltori piantano il riso in tempi diversi, i parassiti si muovono da un campo all’altro, ma quando gli agricoltori piantano in sincronia, i parassiti annegano. In questo modo, gli agricoltori a monte hanno un incentivo a condividere l’acqua in modo.

Tuttavia, le risorse idriche sono limitate e non c’è abbastanza acqua per far sì che tutti possano pianificare contemporaneamente. Così si scelgono tempi diversi, che danno luogo a queste straordinarie geometrie di colori che accontentano tutti e che regalano abbondanza di riso cresciuto senza pesticidi.

Queste linee sinuose, viste dall’alto, ricordano i frattali, le forme geometriche naturali che si ripetono sempre uguali a se stesse ma su differenti scale.

“La notevole scoperta è che questa situazione ottimale ha luogo senza coordinamento. Gli agricoltori interagiscono localmente e prendono decisioni individuali, che ottimizzeranno il loro raccolto e nel frattempo il sistema globale funzionerà in modo ottimale” spiega Stephen Lansing.

“I modelli di frattali sono abbondanti nei sistemi naturali, ma sono relativamente rari nei sistemi fatti dall’uomo” precisa Stefan Thurner. Ciò rende il sistema più resiliente di quanto non sarebbe. “Il sistema diventa notevolmente stabile, ancora senza una pianificazione”.

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Francesca Mancuso

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