OGM banditi per 10 anni in Peru’

A partire dalla scorsa settimana, il Perù a decretato uno stop agli OGM della durata di 10 anni. Il governo ha approvato il divieto di importazione, produzione e utilizzo di alimenti geneticamente modificati all’interno dello stato sudamericano.

A partire dalla scorsa settimana, il Perù a decretato uno stop agli OGM della durata di 10 anni. Il governo ha approvato il divieto di importazione, produzione e utilizzo di alimenti geneticamente modificati all’interno dello stato sudamericano.

La legge, che aveva inizialmente accolto il favore del presidente Ollanta Humala già lo scorso anno, è volta a preservare la biodiversità dell’agricoltura peruviana e a supportare l’attività dei coltivatori locali, che si battono per difenderla. Il governo peruviano precedente, guidato dal presidente Alan Garcia, aveva supportato il ricorso agli OGM, da impiegare in particolare per la produzione di biocarburanti.

L’iniziativa aveva fortunatamente visto l’opposizione del Ministro dell’ambiente Antonio Brack, che si è impegnato, con il supporto degli ambientalisti, a diffondere nella popolazione la necessaria consapevolezza in tema di OGM. Si è infatti compreso come lo stop agli OGM possa unicamente giovare all’economia peruviana, che in questo modo potrà basarsi soprattutto sul consumo di cibo locale e sull’esportazione di prodotti agricoli originari del luogo, piuttosto che di alimenti geneticamente modificati, la cui coltivazione avrebbe potuto minacciare la straordinaria varietà agroalimentare presente nel Paese.

L’introduzione di sementi di mais OGM, ad esempio, avrebbero potuto rischiare di distruggere le straordinarie varietà autoctone di mais presenti nella regione andina. I consumatori peruviani dovranno comunque porre attenzione ai prodotti che vorranno acquistare presso i supermercati. Secondo l’APEC, l’associazione dei consumatori peruviana, il 70% di essi è rappresentato da alimenti geneticamente modificati e non tutti sono purtroppo correttamente etichettati come tali. Gli abitanti del Perù dovranno dunque continuare a lottare in materia di OGM per vedere riconosciuto il proprio diritto ad acquistare prodotti con etichette trasparenti.

Marta Albè

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