Moria delle api: colpa dei pesticidi neonicotinoidi, la conferma di Harvard

Moria delle api, i pesticidi neonicotinoidi sono tra le cause maggiori. Uno studio condotto ad Harvard rafforza il legame tra moria delle api, pesticidi killer e inverni più rigidi. Secondo la nuova ricerca condotta dalla Harvard School of Public Health, la colpa sarebbe da attribuire a due neonicotinoidi molto utilizzati in agricoltura.

Moria delle api, i pesticidi neonicotinoidi sono tra le cause maggiori. Uno studio condotto ad Harvard rafforza il legame tra moria delle api, pesticidi killer e inverni più rigidi. Secondo la nuova ricerca condotta dalla Harvard School of Public Health, la colpa sarebbe da attribuire a due neonicotinoidi molto utilizzati in agricoltura.

Lo studio conferma i risultati analoghi già ottenuti nel 2012 dallo stesso gruppo di ricerca, che aveva individuato un legame tra basse dosi di imidacloprid e il Colony Collapse Disorder (CCD). Le api durante l’inverno abbandonerebbero l’alveare e morirebbero nella maggior parte dei casi.

Secondo altri studi, il CCD potrebbe essere legato ad una riduzione della resistenza delle api ai parassiti, come conseguenza dell’esposizione ai pesticidi. Il nuovo studio punta tutto sui neonicotinoidi come sostanze nocive in grado di compromettere alcuni meccanismi biologici delle api, che condurrebbero gli alveari al collasso. Lo studio in questione è stato pubblicato il 9 maggio dal Bulletin of Insectology.

“In questo studio abbiamo dimostrato ancora una volta che i neonicotinoidi sarebbero i maggiori responsabili del CCD delle api negli alveari che si trovavano in salute prima dell’arrivo dell’inverno” ha dichiarato Chensheng Lu, autore principale dello studio e professore dell’HSPH.

Dal 2006 il CCD ha causato perdite significative tra gli alveari. Individuare la causa, secondo gli esperti, è fondamentale per contenere il problema, dato che le api sono gli insetti impollinatori principali per circa un terzo delle coltivazioni in tutto il mondo. I ricercatori hanno preso in considerazione numerosi fattori, incluse le infestazioni da agenti patogeni, le pratiche di apicoltura e l’esposizione ai pesticidi.

Le ricerche più recenti, condotte ad Harvard fin dal 2010, mettono in ogni caso sotto accusa proprio i neonicotinoidi, con particolare riferimento a due sostanze: imidacloprid e clothianidin. Nell’ultima ricerca, gli esperti hanno studiato lo stato di salute di 18 colonie di api in tre località centrali del Massachusetts, tra ottobre 2012 e aprile 2013.

Hanno poi esaminato gli effetti dei due neonicotinoidi incriminati sugli insetti e con l’inizio dell’inverno hanno potuto assistere al declino progressivo della popolazioni di api che erano entrate in contatto con i pesticidi. Gli esperti hanno dunque calcolato un tasso di mortalità pari al 94%.

Le rigide temperature invernali e i neonicotinoidi, secondo quanto confermato dai ricercatori, aggraverebbero dunque il CCD. Il legame tra i due fattori è stato dimostrato, ma occorreranno ulteriori ricerche per comprendere i meccanismi biologici che portano alla morte delle api. La ricerca è stata finanziata dalla Wells Fargo Foundation e dal Breck Fund dell’Harvard University Center for the Environment.

Fonte foto: harvard.edu

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