Come e perché l’ossessione per il latte di mandorle sta uccidendo le api in California

Il consumo di latte di mandorla in California sta uccidendo le api, a causa della coltivazione industriale di mandorli e dell'uso smodato di pesticidi

Il latte di mandorla, alternativa vegetale al latte vaccino, è collegato alla moria di api mellifere in California.

Gli apicoltori californiani che inviano i loro alveari alle fattorie in cui si coltivano mandorli, hanno infatti registrato cali record tra le api.
I numeri sono impressionanti: 50 miliardi di api, oltre un terzo delle colonie americane, sono morte durante i mesi invernali a cavallo tra il 2018 e il 2019. Una cifra mai registrata in quasi vent’anni, da quando si tiene traccia della popolazioni di api negli Stati Uniti.

Le cause di questa strage di api sono da attribuire alla perdita di habitat, unita a malattie e a parassiti, ma il colpevole numero uno sembra essere la coltivazione industriale di mandorli, vera minaccia all’ecosistema delle api.

Il commercio delle mandorle californiane è cresciuto in modo straordinario negli ultimi vent’anni e gli ettari coltivati a mandorli sono praticamente raddoppiati dal 2000 a oggi.
Un americano mangia mediamente 900 grammi di mandorle l’anno e la vendita di latte di mandorle negli Stati Uniti è aumentata del 250% dal 2015, quattro volte quelle di qualsiasi altra alternativa vegetale al latte vaccino, secondo un rapporto Nielsen Retail Measurement Services del 2018.

Consumo latte di mandorla

È noto che le api mellifere prosperino in paesaggi ricchi di biodiversità e che la monocoltura, al contrario, le danneggi gravemente, ma non è solo questo il problema.

Un altro aspetto da considerare è che l’impollinazione delle mandorle avviene esclusivamente grazie alle api e che sono necessarie quantità enormi di questi insetti per impollinare le mandorle, circa dieci volte quelle che servono ad esempio per le mele. Questo comporta l’utilizzo di api commerciali, che competono con quelle selvatiche. Inoltre, concentrare un numero così elevato di esemplari in un’area ristretta, le espone maggiormente al rischio di malattie. Anche questo però non è sufficiente a giustificare una strage così importante di api.

Ciò che sta davvero uccidendo le api in California, sono i pesticidi. Sebbene i fitofarmaci siano usati in tutti i tipi di colture, i mandorli sono irrorati con quantità di pestidici maggiori rispetto a qualsiasi altra pianta.
I neonicotinoidi  sono i principali responsabili della moria delle api, insieme al glifosato, erbicida che ha ampiamente dimostrato di essere letale per gli impollinatori, oltre a provocare malattie anche molto gravi nell’uomo.

Esistono poi numerosi prodotti chimici che sebbene non siano etichettati come tossici per le api, indeboliscono il loro sistema immunitario e le espongono a malattie. La api mellifere possono sopravvivere durante la stagione dell’impollinazione, ma le sostanze tossiche accumulate possono avvelenare l’intera colonia nel periodo invernale.

Una strategia per risolvere il problema è stata quella ci coltivare varietà di mandorle che richiedano la metà degli alveari per acro di terra da impollinare. Inoltre, agli agricoltori è stato chiesto di informare gli apicoltori prima di irrorare le piante con prodotti chimici.

Queste misure non si sono però rivelate sufficienti: le colonie di api si sono ridotte comunque di oltre il 35%, con costi per gli apicoltori fino a 50mila dollari per compensare le perdite e per effettuare trattamenti sugli alveari. L’unico modo per salvare le api sembra essere quello di modificare completamente il modo di coltivare.

Nel frattempo per proteggere le api non dovremmo bere latte di mandorla? Le cose non stanno esattamente così.Una speranza è quella che arriva da un nuovo sistema di certificazione lanciato nel 2017 dall’associazione no-profit Xerces Societ, che attraverso il programma Bee Better ha introdotto la biodiversità nei mandorleti. Introducendo fiori selvatici autoctoni, senape e trifoglio tra le file di controllare i parassiti in modo naturale.
Negli Stati Uniti, dunque, i cittadini possono già scegliere di acquistare latte di mandorla certificato, che non danneggia le api.

Per quanto riguarda il nostro Paese, invece, la coltivazione delle mandorle non avviene in modo industriale come negli Stati Uniti. Le mandorle e il latte che ne deriva sono prodotti tipici delle regioni del sud, tra cui spiccano Sicilia. Puglia e Calabria. Sebbene anche in Italia il consumo del latte di mandorla sia aumentato, la produzione di questo prodotto non ha raggiunto volumi paragonabili a quelli californiani.

Acquistare latte di mandorla italiano e biologico proveniente da piccole realtà locali, può dunque essere una soluzione per continuare a consumare un prodotto buono e salutare senza mettere a rischio la salute delle preziose api. Ancora meglio provare il latte di mandorle fatto in casa.

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