Glifosato, Parlamento europeo: serve maggiore trasparenza su autorizzazione. Bisogna rivedere i rischi

Più trasparenza nella procedura di autorizzazione dei pesticidi come il glifosato, a chiederlo è la Commissione speciale sui pesticidi del Parlamento europeo in una relazione che ha ottenuto 23 voti a favore e 5 astensioni. A gennaio il documento approvato in Commissione, andrà in aula per la votazione finale.

Più trasparenza nella procedura di autorizzazione dei pesticidi come il glifosato, a chiederlo è la Commissione speciale sui pesticidi del Parlamento europeo in una relazione che ha ottenuto 23 voti a favore e 5 astensioni. A gennaio il documento approvato in Commissione, andrà in aula per la votazione finale.

Trentadue pagine in cui si affronta il problema dei prodotti fitosanitari e del glifosato, l’erbicida Roundup della Monsanto potenzialmente cancerogeno. Proprio sulla scia del dibattito sui pesticidi, è nata nel febbraio 2018 una apposita commissione a Bruxelles che ciclicamente si riunisce per proporre linee guida da far adottare ai paesi europei.

Innanzitutto è necessaria più chiarezza, si legge nella relazione, perché finora il processo decisionale è risultato insufficientemente trasparente nel corso dell’intera procedura, dalla mancanza di accesso del pubblico agli studi completi e ai dati grezzi fino alla fase di gestione del rischio.

Tradotto significa che tutti gli studi presi in considerazione dall’Efsa, o da un’altra authority europea, dovranno essere pubblici. Il libero accesso ai cittadini ai dati su cui l’Europa decide sarà quindi il cardine del nuovo iter autorizzativo.

Visto il parere del comitato di valutazione dei rischi (RAC) dell’Agenzia europea per le sostanze chimiche (ECHA) sulla classificazione del glifosato, la commissione speciale sulla procedura di autorizzazione dei pesticidi da parte dell’Unione mira a individuare i settori che possono essere ulteriormente migliorati per quanto riguarda appunto, la procedura di autorizzazione dell’Unione europea per i prodotti fitosanitari, “formulando le raccomandazioni che ritiene necessarie per garantire il raggiungimento di un elevato livello di tutela della salute umana e animale e dell’ambiente”.

Emerge, quindi, la necessità di studiare la neurotossicità per lo sviluppo, che presenta effetti quali l’autismo, il disturbo da deficit d’attenzione e iperattività (ADHD) e la dislessia, la riduzione (per arrivare all´abbandono) della sperimentazione animale; l’introduzione di un sistema di monitoraggio e di vigilanza su come i pesticidi vengono utilizzati in ogni Stato.

Ma non solo, la commissione si esprime anche sulla autorizzazione del glifosato chiedendo una revisione dei rischi.

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Dominella Trunfio

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