Glifosato: sospeso il rinnovo dell’autorizzazione europea per l’erbicida cancerogeno

La Commissione Europea ha deciso di rinviare ogni decisione sul rinnovo dell’autorizzazione all’utilizzo del glifosato in UE. Di recente l’OMS ha inserito il glifosato tra le sostanze probabilmente cancerogene per l’uomo.

La Commissione Europea ha deciso di rinviare ogni decisione sul rinnovo dell’autorizzazione all’utilizzo del glifosato in UE. Di recente l’OMS ha inserito il glifosato tra le sostanze probabilmente cancerogene per l’uomo.

Il voto europeo sul glifosato in programma per la giornata di ieri è stato cancellato. Ci si aspettava forse che i 28 Stati Ue riuniti a Bruxelles appoggiassero la volontà della Commissione Europea di rinnovare l’autorizzazione per il glifosato fino al 2031, negli interessi delle multinazionali. L’Italia aveva però già espresso in precedenza, tramite i ministri Martina e Lorenzin, il proprio parere contrario, insieme alla Francia e all’Olanda. La riunione a Bruxelles si è conclusa senza una votazione. La discussione sul glifosato potrebbe riprendere a maggio.

L’Italia e altri Paesi hanno reso note le proprie preoccupazioni sul legame tra glifosato e cancro e dunque la Commissione Europea al momento ha deciso di sospendere qualsiasi decisione sul glifosato. Il glifosato è il principio attivo di base per la produzione degli erbicidi in vendita in tutto il mondo, compreso l’erbicida Roundup di Monsanto, che risulta il prodotto più diffuso. Gli erbicidi a base di glifosato non vengono impiegati solo in agricoltura ma anche per la manutenzione dei parchi, per la pulizia delle strade e nell’hobbistica.

La diffusione del glifosato è sempre più preoccupante. Di recente ne sono state trovate delle tracce nelle birre tedesche e persino nei salvaslip ecologici. Rinnovare l’autorizzazione del glifosato significa permettere che gli erbicidi che lo contengono vengano utilizzati in Italia e in Europa per altri 15 anni.

Sarà l’Agenzia europea per le sostanze chimiche (ECHA) a valutare l’impatto sanitario del glifosato in modo che l’Unione Europea possa giungere ad una propria classificazione ufficiale a seguito del pronunciamento dell’OMS, avvenuto tramite lo IARC nel 2015.

Secondo Greenpeace, il glifosato non può e non deve essere rinnovato prima che l’Agenzia europea per le sostanze chimiche renda nota la propria valutazione su questa sostanza in merito a cui al momento esistono pareri scientifici contrastanti.

Ufficialmente l’autorizzazione europea all’erbicida più impiegato al mondo scade alla fine di giugno. Al momento però la situazione rimane in una fase di stallo in attesa del parere che verrà espresso dall’ECHA. Non possiamo dunque ancora sapere se il glifosato dopo il mese di giugno potrà ancora essere impiegato in Italia e in Europa.

L’Agenzia europea per le sostanze chimiche ha già avviato delle ricerche in merito al glifosato. Inoltre è disponibile online il rapporto di Greenpeace ‘Tossico come un pesticida’ che fa chiarezza sulle sostanze chimiche potenzialmente pericolose per l’uomo e per l’ambiente utilizzate in agricoltura e non solo.

Clicca qui per supportare la campagna #StopGlifosato.

Firma qui la petizione per fermare Monsanto.

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