Storico ritorno alla Terra per i giovani italiani: vogliono fare i contadini

Ismea ha messo all'asta 386 terreni agricoli abbandonati, con condizioni speciali per gli under 41. La risposta è stata stupefacente, con 1709 domande

Ismea ha messo all’asta 386 terreni agricoli abbandonati in tutta Italia, con condizioni speciali per gli under 41. La risposta è stata stupefacente

1709. Sono le domande presentate per il bando Ismea per la Banca Nazionale delle Terre agricole, che sanciscono uno storico ritorno alla terra per i giovani, novelli e non, contadini italiani.

Lo rivela La Repubblica, ricordando come con oltre 56 mila giovani under 35 alla guida di imprese agricole l’Italia abbia un primato a livello comunitario, con una crescita del 12% negli ultimi cinque anni.

Ma di cosa si tratta?

La “Banca nazionale delle terre agricole”, istituita dall’art. 16 della legge 28 luglio 2016, n. 154, costituisce l’inventario completo dei terreni agricoli che si rendono disponibili anche a seguito di abbandono dell’attività produttiva e di prepensionamenti, raccogliendo, organizzando e dando pubblicità alle informazioni necessarie sulle caratteristiche naturali, strutturali ed infrastrutturali dei medesimi, sulle modalità e condizioni di cessione e di acquisto degli stessi.

Tutti possono accedere alla Banca. L’accesso è gratuito. È sufficiente registrarsi al sito istituzionale, cliccando sul seguente link e fornendo un indirizzo di posta elettronica e una password. Per quest’anno il bando era stata prorogato al 31 maggio 2020 per via dell’emergenza Covid-19, e la risposta è stata stupefacente, con una pioggia di domande per acquistare i terreni.

I nuovi terreni offerti dalla Banca nazionale delle terre agricole quest’anno erano 386, per un’estensione di dieci mila ettari e un valore complessivo minimo atteso di 130 milioni di euro, da reinvestire integralmente a favore dei giovani agricoltori.

Vantaggiose, in particolare, le condizioni per i giovani imprenditori agricoli under 41, ai quali è concessa la possibilità di pagare il prezzo del terreno (fino al 100% del valore a base d’asta) ratealmente, con rate semestrali o annuali, per un periodo massimo di 30 anni.

La terra chiama, i giovani italiani rispondono, pronti a metterci le mani dentro.

Fonti: Banca Nazionale Terre agricole, La Repubblica

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