Allarme nucleare Giappone: verrà smantellata la centrale di Fukushima Daiichi

Nel mare del Giappone la radioattività ha raggiunto livelli pericolosissimi: a 300 metri a sud dalla centrale di Fukushima, i livelli di iodio radioattivo comunicati questa mattina dalla TEPCO sono 4.385 volte superiore ai limiti consigliati. Il primo ministro giapponese, Naoto Kan, dopo aver incontrato il leader del Partito comunista giapponese, Kazuo Shii, ha fatto sapere di voler chiudere la centrale di Fukushima: La centrale di Fukushima sarà smantellata – ha detto - e il governo rivedrà da zero la costruzione di nuovi impianti.

Nel mare del Giappone la radioattività ha raggiunto livelli pericolosissimi: a 300 metri a sud dalla centrale di Fukushima, i livelli di iodio radioattivo comunicati questa mattina dalla TEPCO sono 4.385 volte superiore ai limiti consigliati.

Il primo ministro giapponese, Naoto Kan, dopo aver incontrato il leader del Partito comunista giapponese, Kazuo Shii, ha fatto sapere di voler chiudere la centrale di Fukushima Daiichi: “La centrale di Fukushima Daiichi sarà smantellata – ha detto – e il governo rivedrà da zero la costruzione di nuovi impianti“.

Ma il problema non è solo (si fa per dire) in mare: l’Aiea (Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica) ha registrato livelli di radiazioni oltre i limiti anche a 40 chilometri dall’impianto nucleare, ovvero oltre il raggio dei 30 chilometri fissato dal governo giapponese per l’evacuazione. Per questo, oltre alle settantamila persone che sono già state evacuate, l’agenzia ha invitato le autorità locali a preoccuparsi subito del problema e a prevedere un ulteriore estensione dell’area di sgombro come chiesto anche nei giorni scorsi da Greenpeace che, come abbiamo visto, sta monitorando la contaminazione nucleare nei paesi vicini l’impianto atomico danneggiato.

Tuttavia, il portavoce del governo si è limitato ad annunciare che saranno rafforzati i controlli sulle radiazioni al suolo e a negare l’ampliamento della zona di evacuazione: “Al momento non abbiamo ragione per ritenere che le radiazioni possano avere conseguenze sulla salute della popolazione“. Niente ampliamento quindi, con conseguente condanna di tutti i cittadini che si trovano nella zona.
E non è tutto. A causa delle condizioni meteorologiche, poi, i tecnici della Tepco, che gestiva la centrale di Fukushima, hanno dovuto interrompere lo spargimento di resina nell’area vicino ai reattori 4 e 6 per catturare la polvere radioattiva.

Leggi tutti i nostri articoli sulla crisi nucleare in Giappone

Condividi su Whatsapp Condividi su Linkedin
Iscriviti alla newsletter settimanale
Seguici su Facebook