Pesticidi in agricoltura: 7 azioni prioritarie per il PAN

Pesticidi in agricoltura. Sono stati presentati i 7 punti d'azione principali relativi all'impiego sostenibile dei pesticidi in agricoltura, all'interno della consultazione pubblica per il Piano di Azione Nazionale (PAN) sull'uso dei pesticidi nel nostro Paese. La consultazione pubblica, approvata dai Ministeri dell'Ambiente, delle Politiche Agricole e della Salute, si concluderà il 31 dicembre 2012.

Pesticidi in agricoltura. Sono stati presentati i 7 punti d’azione principali relativi all’impiego sostenibile dei pesticidi in agricoltura, all’interno della consultazione pubblica per il Piano di Azione Nazionale (PAN) sull’uso dei pesticidi nel nostro Paese. La consultazione pubblica, approvata dai Ministeri dell’Ambiente, delle Politiche Agricole e della Salute, si concluderà il 31 dicembre 2012.

Le associazioni coinvolte nell’organizzazione del convegno (AIAB, FIRAB e Legambiente insieme all’Associazione per l’Agricoltura Biodinamica, Fai, UpBio, Federbio, Italia Nostra, Lipu, Mdc, Pro Natura – Federazione Nazionale, SIEP, Slow Food Italia, TCI, Unaapi, WWF) desiderano accendere i riflettori su come, nell’utilizzo dei prodotti fitosanitari in agricoltura, vi siano misure e percorsi che dovrebbero essere adottati per coniugare la tutela della qualità agro-ambientale, la sicurezza alimentare e la salute dei consumatori e degli operatori agricoli, in un quadro di compatibilità ambientale con l’impiego di prodotti chimici di sintesi.

Affinché ciò possa avvenire, le associazioni sopracitate ritengono che i 7 punti seguenti debbano rientrare all’interno del Piano di Azione Nazionale per l’utilizzo sostenibile dei pesticidi in agricoltura.

1) Finalità

Le finalità del PAN dovranno consistere nell’individuazione di azioni concrete e misurabili, basate su obiettivi quantitativi di riduzione del ricorso ai pesticidi, fissando degli obiettivi semplici, accompagnati da indicatori efficaci e facilmente monitorabili e comunicabili agli operatori e ai cittadini.

2) Agricoltura biologica

La bozza del PAN, a parere delle associazioni, dovrà prevedere un rafforzato esplicito riferimento all’agricoltura biologica come strumento di difesa e dovrà comprendere una apposita azione di assistenza tecnica. Il metodo biologico dovrà essere favorito attraverso strumenti e iniziative specifiche volte a rafforzare il comparto e a valorizzare le produzioni agricole biologiche, sia in termini di politiche di sostegno e di azioni previste dal Piano, che di formazione degli addetti. All’agricoltura biologica dovrà dunque essere riservato un ruolo ben definito.

3) Definizione del processo

Le associazioni coinvolte si augurano che la versione ultima del documento possa definire un piano di applicazione progressiva di misure di incentivazione e di specifiche politiche di supporto, che dovrebbero avere il fine di indicare il raddoppio della superficie agricola nazionale coltivata con il metodo biologico entro il 2020. L’impiego dei metodi biologici in agricoltura dovrà essere promosso per la superficie totale delle aree Natura 2000 entro 5 anni dall’entrata in vigore del PAN, al fine di preservare la biodiversità e l’integrità delle risorse naturali e del paesaggio.

4) Riduzione dei rischi

Dovranno essere presi in considerazione i rischi di contaminazione dei suoli coltivati secondo il metodo biologico relativamente all’irrorazione aerea dei terreni trattati con pesticidi. La bozza del PAN dovrà inoltre riconoscere la pericolosità del multi residuo e prevedere specifiche azioni di monitoraggio in proposito. Particolare attenzione dovrà essere rivolta al tema della tossicità cronica dei pesticidi.

5) OGM e pesticidi

Il PAN non affronta attualmente in alcun modo la questione OGM, che comporta altrove nel mondo abuso di trattamenti erbicidi nelle colture tolleranti erbicidi e pressione selettiva generata dalle colture resistenti a insetti.

6) Ricerca e formazione

In tema di ricerca, il PAN deve dare espressa indicazione di rafforzamento dei percorsi e della capacità di innovazione, a vantaggio di sistemi colturali resilienti ed emancipati dalla chimica, che devono godere di investimenti specifici in termini di ricerca.

7) Terminologia

L’appropriato, de jure e de facto, termine “pesticidi” viene al momento sistematicamente ignorato per ricorrere alla più neutra e inoffensiva espressione “prodotti fitosanitari”.

Marta Albè

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