L’agricoltura biologica l’arma vincente per salvare il clima

L'agricoltura biologica potrebbe essere di grande aiuto nella lotta ai cambiamenti climatici

L’agricoltura biologica è l’arma vincente per combattere il global warming e limitare i danni inflitti al pianeta dai cambiamenti climatici. È quanto è emerso dal lavoro di un gruppo di ricercatori internazionali diretto da Andreas Gattiker del FiBL (Fondazione dell’Istituto di ricerche dell’agricoltura biologica).

Lo studio ha messo a confronto gli esiti di 74 studi internazionali che hanno analizzato gli effetti sul terreno delle coltivazioni biologiche e di quelle tradizionali. E i risultati hanno lasciato poco spazio ai dubbi. Dai vari studi è emerso che la quantità di carbonio presente nell’humus, ossia lo strato superiore del terreno è diversa se il terreno è coltivato con i metodi ‘biologici’. Ebbene, i terreni coltivati con metodi ‘bio’ riescono ad immagazzinare fino a 450 chilogrammi in più di carbonio proveniente dall’atmosfera, più precisamente proveniente dall’anidride carbonica presente nell’aria.

Secondo gli esperti, inoltre, se tutte le superfici agricole fossero coltivate con metodi biologici, le emissioni di CO2 causate dall’agricoltura sarebbero ridotte del 23% in Europa e del 36% negli Stati Uniti. In una prospettiva a lungo termine, tale riduzione corrisponderebbe a circa il 13% di quella necessaria per raggiungere gli obiettivi climatici fissati per il 2030.

I risultati del lavoro dei ricercatori internazionali e del FiBL mettono in evidenza come l’agricoltura biologica sia l’unica vera alternativa per produrre cibo e tutelare l’ambiente – ha detto Paolo Carnemolla, Presidente di FederBioIl metodo di coltivazione biologico, oltre a tutelare la biodiversità, il paesaggio e le acque, contribuisce a frenare il riscaldamento climatico“.

Gli esperti ne sono certi: l’agricoltura biologica è l’unica via praticabile per tutelare la salute dell’uomo e garantire “il benessere e l’ambiente nel lungo periodo“. La salute del pianeta passa dunque per la terra e dalla terra parte.

Lo studio è stato pubblicato nella rivista scientifica Proceedings of the National Academy of Sciences (Pnas)

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