Terre confiscate alla mafia a disposizione degli under 35

Il via libera da parte del Consiglio dei Ministri al decreto semplificazioni apre la strada a nuove opportunità relative alla cessione di terreni confiscati alle mafie a cooperative di giovani che li potranno utilizzare.

Il via libera da parte del Consiglio dei Ministri al decreto semplificazioni apre la strada a nuove opportunità relative alla cessione di terreni confiscati alle mafie a cooperative di giovani che li potranno utilizzare per dare l’avvio a veri e propri agriturismi, nel caso tali terreni, sui quali spesso si trovano edificati casolari e fabbricati rurali, risultino adatti allo scopo. Nel frattempo, a Roma, già dallo scorso sabato, è in atto un presidio volto all’obiettivo di concedere ai giovani la possibilità di occuparsi delle terre di compensazione presenti nella capitale.

Il nuovo decreto sancisce infatti che: “i beni immobili sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata individuati dall’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata, che hanno caratteristiche tali da consentirne un uso agevole per scopi turistici possono essere dati in concessione a cooperative di giovani di età non superiore a 35 anni”.

Si tratta di un importante passo avanti che porterà alla riqualificazione delle numerose aree rurali che nel corso degli ultimi decenni sono state sottratte alla malavita dalle autorità. I terreni rurali confiscati adatti ad essere trasformati in agriturismi sarebbero ben 2287 – un quarto del totale dei terreni precedentemente appartenuti a cosche malavitose –, tutti edificabili o già parzialmente occupati da edifici facilmente riadattabili ad uso turistico.

Nel nostro Paese il settore del turismo rurale appare in costante crescita e, grazie alle semplificazioni burocratiche ed alla nuova possibilità destinata alle cooperative giovanili, molti di coloro che finora non avevano la disponibilità economica necessaria all’acquisto di un’ azienda agricola, potranno cogliere l’occasione di poter ricevere in concessione uno dei poderi rurali confiscati alla criminalità organizzata.

Il decreto prevede inoltre un alleggerimento dei passaggi burocratici che interessano le imprese agricole ed uno snellimento delle pratiche amministrative richieste per l’avvio dell’attività di vendita diretta da parte degli imprenditori agricoli in forma itinerante.

A Roma, dal 28 gennaio, in via Ardeatina, è in atto un presidio organizzato da giovani agricoltori, i quali desiderano promuovere alcune idee sulla salvaguardia degli spazi verdi della capitale, che andrebbero salvaguardati e trasformati da aree di compensazione in un vero e proprio parco agricolo urbano.

I giovani agricoltori vorrebbero donare nuova vita alle aree verdi e rurali della capitale sotto il segno della sostenibilità, di nuove opportunità occupazionali, della realizzazione di spazi ricreativi dedicati ad associazioni culturali promotrici di un ritrovato contatto con la natura (ad esempio grazie alle fattorie didattiche) e del miglioramento della qualità della vita e dei servizi rivolti ai cittadini, grazie alla possibilità di acquistare prodotti genuini e provenienti dalla filiera corta.

Ciò sarebbe possibile se i terreni di compensazione venissero affidati gratuitamente in concessione a giovani volenterosi in grado di salvaguardarne il pregio paesaggistico e di occuparsene in modo da garantirne la tutela e promuovere allo stesso tempo la nascita di nuove attività destinate all’interesse comune della cittadinanza. Del progetto si occupa la Cooperativa Pisacane, che per proseguire nel proprio percorso è alla ricerca di appoggio da parte dei cittadini e delle istituzioni.

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