Serre fotovoltaiche: a Merlino inaugura la più grande serra solare d’Italia

Chi l’ha detto che il fotovoltaico rovina l’agricoltura del nostro Paese? Il progetto nato Merlino, paese della provincia di Lodi, dimostra esattamente il contrario:l’installazione di pannelli fotovoltaici si può coniugare in modo armonioso con lacoltivazione dei terreni. In questo paesino lombardo infatti, grazie alla lungimiranza e l’intraprendenza diun’azienda agricola, è stato creato un mega impianto di 15.000 metri quadrati di pannelli solari semitrasparenti, della potenza di 1 megawatt, collocati all’interno di una serra e fissati ad alcuni centimetri dal suolo.

Chi l’ha detto che il fotovoltaico rovina l’agricoltura del nostro Paese? Il progetto nato Merlino, paese della provincia di Lodi, dimostra esattamente il contrario:l’installazione di pannelli fotovoltaici si può coniugare in modo armonioso con lacoltivazione dei terreni. In questo paesino lombardo infatti, grazie alla lungimiranza e l’intraprendenza diun’azienda agricola, è stato creato un mega impianto di 15.000 metri quadrati di pannelli solari semitrasparenti, della potenza di 1 megawatt, collocati all’interno di una serra e fissati ad alcuni centimetri dal suolo.

Un modo per ottenere energia senza togliere spazio alle coltivazioni, che permetteràall’azienda agricola di Merlino di produrre sia energia che melanzane!
I pannelli infatti sono stati installati ad una certa altezza, in modo da permettere alla luce solare di filtrare senza problemi e allo stesso tempo di alimentare i pannelli.

Quella appena nata nella Cascina Torchio, struttura in cui si svolgono le attivitàdell’azienda agricola San Maurizio, è la prima grande serra solare “salva suolo” costruita in Italia.

I moduli fotovoltaici, 80 per 120 centimetri, sono in materiale semi trasparenteche fa filtrare la luce, anche perché non ci sono le classiche bordature scure e quindisotto possiamo coltivare – ha spiegato Paolo Locatelli, 45 anni, orticoltore – abbiamoinfatti 15 mila piantine e le prime melanzane cominceremo a raccoglierle al massimofra due settimane. Quest’anno contiamo di produrne fino a 180 mila chili”.

È un bell’esempio di applicazione virtuosa del fotovoltaico – ha commentato CarloFranciosi, Presidente della Coldiretti di Milano e Lodi – perché si produce energiapulita e al tempo stesso non si consuma suolo agricolo, una risorsa importante esempre più rara e costosa”.
C’è ancora chi dice che il fotovoltaico danneggia l’agricoltura?

Verdiana Amorosi

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