Solar Cooling: in Austria si raffredda il vino con il sole

Con l'energia solare si può fare davvero di tutto. Nessuno però aveva ancora realizzato – nell'ambito dell'industria agroalimentare europea - un sistema che, grazie al solare termico, fosse in grado di raffreddare un ambiente di notevoli dimensioni. A riuscirci, dopo anni di sperimentazioni e migliorìe, sono stati i ricercatori dell'Istituto Joanneum Research, con sede a Graz (Austria), mettendo a punto un impianto di trigenerazione per conto dell'azienda vinicola austriaca Peitler.

Con l’energia solare si può fare davvero di tutto. Nessuno però aveva ancora realizzato – nell’ambito dell‘industria agroalimentare europea – un sistema che, grazie al solare termico, fosse in grado di raffreddare un ambiente di notevoli dimensioni. A riuscirci, dopo anni di sperimentazioni e migliorìe, sono stati i ricercatori dell’Istituto Joanneum Research, con sede a Graz (Austria), mettendo a punto un impianto di trigenerazione per conto dell’azienda vinicola austriaca Peitler.

Il progetto, che rientra in un più vasto e organico insieme di ricerche di nome PolySMART promosso dallo stesso istituto, combina calore, freddo ed elettricità (la trigenerazione appunto) grazie all’utilizzo di un motore stirling” da 3 Kw alimentato a biomasse, a 108 mq di collettori solari (forniti dall’azienda austriaca S.O.L.I.D.), e a un “chiller” in grado di produrre liquido refrigerante dallo scambio di calore e dall’evaporazione.

Nello specifico, una caldaia per il cippato (le biomasse) genera il vapore necessario a mettere in funzione il motore; questo, a sua volta, convoglia il vapore in un boiler, scaldando l’acqua a una determinata temperatura, acqua che viene poi immagazzinata in appositi serbatoi insieme a quella riscaldata dai collettori solari. Tramite un circuito di distribuzione, l’acqua calda così ottenuta viene utilizzata dal “chiller” per produrre il liquido necessario a raffrescare e deumidificare la cantina, ovvero l’ambiente in cui sono presenti le bottiglie di vino (tra 0 e 3 gradi di temperatura).

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All’interno di questo complicato sistema di produzione e scambio di energia, il solare non è certo protagonista, ma svolge comunque un ruolo fondamentale. Applicazioni simili, in cui l’energia solare serve a raffrescare un ambiente, esistono da anni e sono chiamate Solar Cooling. Tuttavia, i costi rimangono piuttosto alti, e vale la pena affrontarli solo nel caso di grandi impianti. Ad ogni modo, il caso Peitler rappresenta per questa tecnologia un ulteriore passo avanti, e dimostra, ancora una volta, come la sostenibilità ambientale sia un obiettivo raggiungibile. A tutti i livelli.

Roberto Zambon

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