Glifosato: il ministero della Salute conferma che l’Italia voterà no al rinnovo

Buone notizie sul fronte del glifosato, la ministra della salute Beatrice Lorenzin ha dichiarato che l’Italia si opporrà al rinnovo dell’autorizzazione per altri dieci anni del pesticida più utilizzato al mondo.

Buone notizie sul fronte del glifosato, la ministra della salute Beatrice Lorenzin ha dichiarato che l’Italia si opporrà al rinnovo dell’autorizzazione per altri dieci anni del pesticida più utilizzato al mondo.

Una dichiarazione che fa tirare almeno per adesso un respiro di sollievo e che arriva durante una manifestazione organizzata dagli attivisti di Greenpeace che simbolicamente, davanti al ministero della Salute, avevano offerto alla ministra un ‘aperitivo al glifosato’ aprendo uno striscione con scritto “La salute non è in vendita, Stop glifosato”.

Nel frattempo, due attivisti vestiti con tuta protettiva, maschera antigas ed erogatore di pesticidi a spalla, avevano simulato l’irrorazione con il pesticida della Monsanto che da tempo, è al centro del dibattito per la sua tossicità e la querelle sulla cancerogenicità.

Il prossimo 25 ottobre anche l’Italia sarà chiamata al voto, assieme agli altri Paesi europei, un appuntamento che di volta in volta viene rimandato per mancanza del quorum. È chiaro quindi che le parole della Lorenzin non possono che aprire uno spiraglio di luce.

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“Siamo molto soddisfatti, finalmente la posizione del governo italiano è chiara e inequivocabile. Autorizzare per altri dieci anni una sostanza che sta già inquinando il nostro ambiente ed è classificata come probabilmente cancerogena per l’uomo sarebbe un gesto irresponsabile. Adesso tocca agli altri Paesi europei esprimersi con altrettanta fermezza per tutelare la salute e l’ambiente” dichiara Federica Ferrario, responsabile campagna Agricoltura di Greenpeace Italia.

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Dopo le rivelazioni che stanno emergendo grazie ai cosiddetti “Monsanto Papers” e lo scandalo del copia e incolla, ovvero parti del rapporto dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) che ha valutato i rischi dell’uso del glifosato sono stati copiati dalla richiesta di rinnovo dell’autorizzazione di Monsanto, nessuno può affermare con certezza che il glifosato è sicuro.

Ne sono pienamente convinti i cittadini europei, 1,3 milioni di europei per l’esatezza (più di 70 mila persone in Italia) che hanno firmato in meno di cinque mesi, l’Iniziativa dei cittadini europei per vietare il glifosato, assicurare che le valutazioni scientifiche dei pesticidi per l’autorizzazione in Ue si basino esclusivamente su studi pubblicati, e per proteggere persone e l’ambiente dai pesticidi tossici.

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Una battaglia portata avanti dalla coalizione #Stopglifosato a cui aderisce anche greenMe.it assieme ad altre 45 associazioni ed enti a vario titolo.

“Si tratta di un grande risultato con il quale l’Italia assume un ruolo fondamentale a livello UE per bloccare una nuova autorizzazione per questo pericoloso erbicida. Ora la palla passa decisamente nel campo europeo. La nostra azione a questo punto deve essere rivolta alla UE: la Francia e l’Italia hanno deciso di votare contro il glifosato, altri Paesi devono aggiungersi”, spiega Maria Grazia Mammuccini, portavoce della Coalizione #StopGlifosato.

È presto, dunque, per cantare vittoria. Secondo Greenpeace è necessario:

“Istruire un’inchiesta per verificare l’esistenza di eventuali indebite influenze da parte di Monsanto o di altri produttori sulle valutazioni che collegano il glifosato con il cancro negli esseri umani”.

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La valutazione in discussione in sede europea riguarda, infine, solo il principio attivo, non le formulazioni che vengono effettivamente commercializzate, per le quali nessuno sta verificando i rischi.

Nella sua valutazione del 2015, l’EFSA ha riferito che non è possibile escludere effetti avversi dei formulati a base di glifosato. Eppure si vuole delegare questa valutazione ai singoli Paesi membri, che dovrebbero valutarne il rischio e garantire la sicurezza.

Dominella Trunfio

Foto: Greenpeace

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