Dieta dissociata: come funziona, schema settimanale, cosa mangiare e CONTROINDICAZIONI

La dieta dissociata è un regime alimentare che promette una serie di vantaggi: migliore digestione e assimilazione dei nutrienti, perdita di peso oltre che maggiore salute in generale. Ma come funziona esattamente questa dieta, cosa e come mangiare?

La dieta dissociata è un regime alimentare che promette una serie di vantaggi: migliore digestione e assimilazione dei nutrienti, perdita di peso oltre che maggiore salute in generale. Ma come funziona esattamente questa dieta, cosa e come mangiare?

La dieta dissociata è stata ideata da William Hay negli anni ’80 e poi nel corso dei decenni successivi rielaborata e riadattata in diverse versioni da altri esperti (nasce proprio da qui la teoria delle buone e cattive combinazioni alimentari di cui abbiamo già parlato). Fu soprattutto negli anni ‘90 che ebbe grande successo e tante persone decisero di sperimentarla, ancora oggi però si tratta di una soluzione tra le più consigliate a chi vuole perdere peso.

Ma su quali principi si basa la dieta dissociata e come funziona?

COME FUNZIONA LA DIETA DISSOCIATA

La dieta dissociata altro non è che un regime alimentare nel quale si assumono separatamente i nutrienti fondamentali, ovvero carboidrati, proteine e grassi. Ciò concretamente significa che se si mangia un piatto di pasta non bisogna subito dopo consumare carne, pesce o latticini evitando anche ad esempio di condire il primo piatto con un sugo al ragù o con del parmigiano.

Questo assicurerebbe diversi vantaggi al nostro organismo: per motivi legati alla fisiologia del nostro corpo, infatti, i nutrienti singoli vengono digeriti più facilmente dallo stomaco e assimilati meglio dall’intestino Ciò sarebbe vero in quanto, come ci aveva spiegato il dottor Alessandro Targhetta in un precedente articolo:

“Nello stomaco le proteine necessitano di un ambiente acido per essere digerite, mentre i carboidrati hanno bisogno di un ambiente alcalino, si tratta quindi due ambienti gastrici molto diversi tra di loro”.

Una migliore digestione si traduce non solo in una prevenzione di problematiche gastrointestinali, tra cui le tanto diffuse gastrite e colite, ma anche un benessere generale dell’organismo che in questo modo può mantenere la propria salute più a lungo.

Altro vantaggio sarebbe quello di favorire la perdita di peso e migliorare l’assorbimento dei nutrienti. Questo tipo di dieta, tra l’altro, consiglia di aumentare il consumo di frutta e verdura (cibi ricchi di vitamine e sali minerali) riducendo invece l’apporto di proteine animali, associate ad un maggior rischio di sviluppare alcune patologie.

dissociata nutrienti

L’aumento del consumo di frutta e verdura serve inoltre ad aiutare la disintossicazione dell’organismo che provato dallo stile di vita moderno e da una cattiva alimentazione rischia invece di caricarsi di tossine.

La dieta dissociata si basa sostanzialmente sui seguenti principi:

I carboidrati andrebbero consumati fino all’ora di pranzo

• Il pasto più abbondante della giornata deve essere il pranzo (che può essere consumato massimo entro le ore 16)

• Il grosso delle proteine va consumato a cena

• Ogni pasto deve essere costituito da una sola tipologia di nutriente sempre accompagnato da verdura (quindi no insieme carboidrati e proteine)

Differenti tipi di proteine non vanno mischiate tra di loro (quindi no ad esempio a tonno e fagioli, carne e latticini, ecc.)

• Evitare l’associazione di zuccheri semplici e carboidrati complessi

• Evitare di mangiare dolci o frutta dopo i pasti

• In generale limitare il consumo di grassi, amidi e proteine

Leggi anche: DIETA DIMAGRANTE: COME E QUALE SCEGLIERE, SCHEMI E CONSIGLI DEI NUTRIZIONISTI

COSA MANGIARE

La dieta dissociata consente di mangiare un po’ di tutto anche se vengono privilegiati alimenti vegetali come frutta e verdura, proteine magre e cereali senza esagerare (meglio se nella variante integrale per la maggiore presenza di fibre). Per quanto riguarda le proteine animali queste andrebbero consumate con moderazione preferendo ad esempio la carne di pollo e tacchino (più magra) e il pesce piuttosto che la carne rossa.

Ricapitolando la dieta dissociata suggerisce di mangiare:

• Frutta e verdura in abbondanza
• Pane e pasta integrali
• Poche proteine
• Pochi grassi
• Pochi amidi

Ma più che soffermarsi su cosa mangiare, la dieta dissociata, come abbiamo già detto, punta l’attenzione soprattutto su quando mangiare e su cosa non abbinare insieme. La frutta ad esempio va consumata più volte al giorno ma sempre lontana dai pasti principali (ad eccezione dell’ananas dopo un pasto proteico e della mela dopo un pasto ricco in carboidrati). I diversi tipi di proteine non vanno mischiate tra loro e non bisogna assumere insieme carboidrati e proteine.

dissociata ortaggi

SCHEMA SETTIMANALE

Vi presentiamo uno schema settimanale di dieta dissociata molto generico dato che ovviamente, se volete seguire questo tipo di regime alimentare, vi suggeriamo di rivolgervi ad un nutrizionista che calibrerà meglio la vostra alimentazione in base alle esigenze specifiche.

PRIMO GIORNO

Colazione: frutta fresca di stagione, yogurt, un tè verde o un caffè
Pranzo: pasta integrale al pomodoro
Cena: pesce al forno con verdure
Spuntini: frutta fresca o verdura

SECONDO GIORNO

Colazione: frutta fresca di stagione o latte scremato, un tè verde o un caffè
Pranzo: Riso integrale con verdure
Cena: petto di pollo con insalata e pomodori
Spuntini: frutta fresca o verdura

TERZO GIORNO

Colazione: yogurt con frutta e caffè
Pranzo: patata al cartoccio con insalata mista
Cena: formaggio a scelta con verdure
Spuntini: frutta fresca o verdura

QUARTO GIORNO

Colazione: frullato di frutta fresca
Pranzo: pasta integrale al pomodoro e basilico
Cena: zuppa di legumi con verdure
Spuntini: frutta fresca o verdura

QUINTO GIORNO

Colazione: latte scremato, caffè
Pranzo: riso ai funghi porcini
Cena: uova e verdura di stagione
Spuntini: frutta fresca o verdura

SESTO GIORNO

Colazione: yogurt magro e caffè
Pranzo: pasta integrale con verdure
Cena: pesce con insalata e pomodori
Spuntini: frutta fresca o verdura

SETTIMO GIORNO

Colazione: frullato di frutta
Pranzo: risotto allo zafferano
Cena: petto di tacchino ai ferri con verdure di stagione
Spuntini: frutta fresca o verdura

CONTROINDICAZIONI

La dieta dissociata non presenta sostanzialmente grosse controindicazioni. Probabilmente lo svantaggio maggiore è quello di ritrovarsi a mangiare un po’ sempre gli stessi piatti, avendo come limitazione quella di non mischiare i differenti nutrienti. Punto debole anche la colazione che non potendo unire insieme carboidrati e proteine potrebbe diventare un po’ misera e poco saziante. Sconsigliata la dieta dissociata (soprattutto fai da te) in gravidanza, allattamento, per i bambini, durante la menopausa o se si soffre di diabete.

Leggi anche: DIETA DISSOCIATA: I VANTAGGI DI CONOSCERE LE GIUSTE COMBINAZIONI ALIMENTARI

IL PARERE DELLA NUTRIZIONISTA

Abbiamo chiesto a Iolanda Frangella, biologo nutrizionista, cosa ne pensa della dieta dissociata. Ecco cosa ci ha detto:

“La maggior parte delle persone che intende ottenere un dimagrimento adotta una dieta dissociata: carboidrati a pranzo, senza fonti proteiche, e una portata proteica a cena. Per ottenere un dimagrimento bisogna però bilanciare i macronutrienti, carboidrati, grassi e proteine, e assumerli in quantità sufficienti al proprio fabbisogno. Il fabbisogno proteico in un dimagrimento (dimagrire significa perdere massa grassa) è aumentato, servono quindi più proteine”.

Cosa significa?

“Significa che le diete dissociate avendo come limite quello di rilegare la quota proteica ad un solo pasto della giornata, non inserendo neanche una piccola quantità di proteine a pranzo né tanto meno a colazione, possono essere portate avanti solo per brevi periodi. Nei dimagrimenti di lungo termine oppure quando ci si è sottoposti a molte diete e si è in una condizione di blocco del metabolismo, la dissociata non funziona, anzi causerebbe una consistente perdita di massa magra, e quindi astenia, affaticamento e poche energie. Con una dieta dissociata vedrete i kg sulla bilancia calare, ma purtroppo non saranno di massa grassa, bensì di massa magra. La nutrizione, ahimè, non è una scienza esatta, e fare semplici calcoli calorici, ridurre o escludere alcuni alimenti senza criterio può causare un danno anziché aiutare. Rivolgersi ad un esperto fa la differenza“.

Francesca Biagioli

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