Arsenico, cadmio e piombo nei succhi di frutta. I marchi promossi e bocciati in USA

I succhi di frutta sono prodotti che possiamo bere in tutta tranquillità e dare anche ai nostri figli? Sembrerebbe proprio di no. Una nuova indagine condotta negli Stati Uniti ha trovato in succhi di diverse marche (anche biologici e per bambini) tracce di metalli pesanti come arsenico, cadmio e piombo.

I succhi di frutta sono prodotti che possiamo bere in tutta tranquillità e dare anche ai nostri figli? Sembrerebbe proprio di no. Una nuova indagine condotta negli Stati Uniti ha trovato in succhi di diverse marche (anche biologici e per bambini) tracce di metalli pesanti come arsenico, cadmio e piombo.

Di solito i succhi di frutta sono sotto l’occhio dei riflettori per il loro spropositato contenuto di zucchero. Ma questo potrebbe diventare un problema di secondo piano, almeno considerato quanto ha scoperto il nuovo test di Consumer Reports (CR), rivista americana dei consumatori.

Il test sui succhi di frutta

Ad essere presi a campione e analizzati sono stati 45 diversi succhi di frutta (famosi e utilizzati negli Usa) di vari gusti: mela (22), miscele di frutti vari (13), uva (7) e pera (3). Si trattava per lo più di prodotti da concentrati.

I marchi di succhi di frutta analizzati sono stati 24:

  • 365 Everyday Value (Whole Foods)
  • Apple & Eve
  • Big Win (Rite Aid)
  • Capri Sun
  • Clover Valley (Dollar General)
  • Great Value (Walmart)
  • Gerber
  • Good2Grow
  • Gold Emblem (CVS)
  • Goya
  • Honest Kids
  • Juicy Juice
  • Looza
  • Market Pantry (Target)
  • Minute Maid
  • Mott’s
  • Nature’s Own
  • Ocean Spray
  • Old Orchard
  • R.W. Knudsen
  • Simply Balanced (Target)
  • Trader Joe’s
  • Tree Top
  • Welch’s

I tecnici di laboratorio erano chiamati a verificare se all’interno di questi prodotti si trovassero o meno tracce di metalli pesanti in particolare di arsenico inorganico (il più dannoso per la salute), cadmio e piombo. Purtroppo i risultati hanno portato all’amara scoperta che, dentro la maggior parte dei succhi di frutta, sono rintracciabili e misurabili tali sostanze pericolose.

I risultati del test

Metalli pesanti sono stati trovati in quasi la metà dei succhi analizzati e non erano esenti dal problema neppure i succhi destinati ai bambini così come quelli provenienti da agricoltura biologica. Quest’ultimi non presentavano affatto, come invece ci si aspetterebbe, livelli più bassi di metalli pesanti.

Erano in particolare i succhi di uva e le miscele di succhi ad avere i livelli più elevati di queste sostanze tossiche.

I grafici seguenti mostrano i succhi testati e le porzioni giornaliere che rappresentano potenziali rischi per la salute di adulti e bambini.

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Non si tratta di una scoperta da poco, considerato anche quello che ha dichiarato James Dickerson, responsabile scientifico di CR:

“In alcuni casi, bere 120 millilitri (corrispondente a mezza tazza), è sufficiente a suscitare preoccupazione”

C’è da tenere presente, infatti, che i succhi di frutta sono consumati quasi ogni giorno dal 74% dei bambini negli Stati Uniti e che ovviamente sono proprio loro (con corpi più piccoli e organismo ancora in crescita) i più vulnerabili agli effetti nocivi dei metalli pesanti.

Naturalmente anche agli adulti non fa affatto bene bere succhi di frutta con tracce di metalli pesanti. Come ha sottolineato sempre Dickerson:

“Cinque dei succhi testati rappresentano un rischio per gli adulti per mezza tazza o più al giorno e altri cinque rappresentano un rischio per una tazza o più”

Metalli pesanti nei succhi di frutta: quali rischi?

Gli effetti dannosi dei metalli pesanti sulla salute di piccoli e grandi sono ormai noti e riconosciuti dalla comunità scientifica. A seconda di quanto a lungo i bambini sono esposti a queste tossine si rischiano diverse problematiche:

  • QI ridotto
  • deficit di attenzione
  • iperattività
  • diabete tipo 2
  • cancro
  • altri problemi di salute

Se è vero che i rischi legati all’esposizione a questi metalli provenienti da una sola fonte sono generalmente bassi, è altrettanto vero che se le fonti diventano di più (e purtroppo questa è la realtà), il pericolo cresce.

Precedenti test, opera della stessa rivista o di altri, hanno trovato livelli preoccupanti di metalli pesanti in alimenti per neonati e bambini, riso e prodotti a base di riso, proteine in polvere, nel pesce e nelle patate dolci. Queste tossine possono poi essere anche in acqua, aria e suolo. Insomma siamo bombardati da ogni fronte!

Cosa possiamo fare?

Anche se la ricerca è stata fatta su succhi di frutta venduti principalmente negli Stati Uniti (forse qualcuno si trova anche in Italia), non è detto che la situazione nel nostro paese sia molto diversa. Rimane poi sempre anche il problema del quantitativo davvero troppo elevato di zucchero in questi prodotti.

Possiamo allora ad esempio ridurne di molto il consumo, oppure imparare a realizzare in casa degli ottimi succhi a partire da frutta fresca e di stagione. O, idea ancora migliore, preparare degli estratti o delle centrifughe per noi e per i nostri bambini.

Periodicamente, poi, potremmo scegliere di depurarci dai metalli pesanti utilizzando alcuni rimedi naturali. A questo proposito potete seguire il corso del dottor Alessandro Targhetta.

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Francesca Biagioli

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