Spaghetti al glifosato: il test tedesco conferma le tracce in alcuni marchi italiani

Un nuovo test tedesco conferma che nella maggior parte degli spaghetti di cui molti italiani, vi sono tracce di glifosato

Torniamo a parlare di spaghetti al glifosato dato che un nuovo test conferma quanto sostanzialmente già sapevamo: diverse marche di pasta contengono il tanto discusso e ormai tristemente noto erbicida.

Sicuramente ricorderete la precedente indagine italiana che ha riguardato la pasta al glifosato, dove si evidenziava che 7 prodotti su 20 contenevano tracce dell’erbicida. Ora un nuovo test ha fotografato una situazione ancora peggiore. 

Leggi anche: Spaghetti, svelati i nuovi marchi con tracce di glifosato. La LISTA dei peggiori e dei migliori

A condurre l’analisi sugli spaghetti è stata questa volta la rivista tedesca Ökotest che ha confrontato 20 marche vendute nei supermercati tedeschi (alcune delle quali presenti anche in Italia e realizzate proprio nel nostro paese).

Cosa è emerso ve lo abbiamo già anticipato: la maggior parte della pasta analizzata dai laboratori presentava tracce di glifosato.

I risultati del test: gli spaghetti al glifosato

I risultati dell’analisi sugli spaghetti confermano la tendenza generale: gran parte della pasta, almeno di quella finita sotto analisi, contiene glifosato. La rivista tedesca ha trovato residui di questo erbicida in più della metà dei prodotti, precisamente in 12 spaghetti.

Tracce di glifosato sono state trovate ad esempio nei seguenti spaghetti:

  • Penny (ultima nella classifica di Ökotest)
  • Combino (Lidl)
  • Buitoni (che nonostante questo, considerando tutti i parametri, ottiene un punteggio “buono”)
  • Barilla (che ugualmente ottiene “buono”)

e in altre marche vendute principalmente in Germania che potete vedere nelle seguenti infografiche dove in neretto trovate la scritta Glyphosat.

@Ökotest

@Ökotest

@Ökotest

Si trattava di tracce molto basse che la rivista definisce “non estremamente pericolose”(dunque come sempre tutto ben al di sotto dei limiti di legge). Gli esperti tedeschi si preoccupano più che altro di quanto “veleno” abbiano respirato le persone che lavorano nei campi in cui si utilizza glifosato o coloro che abitano nelle vicinanze.

Vale la pena ricordare ancora una volta poi il pesante impatto ambientale di questo pesticida. L’uso diffuso del glifosato mette in pericolo la biodiversità. Questo erbicida uccide infatti diverse piante, distruggendo anche ciò che serve per vivere a molte specie di insetti e uccelli.

Oltre al glifosato, in alcuni pacchi di spaghetti, vi erano tracce di oli minerali e contaminazione da parte di una tossina della muffa (ma ne parleremo più nel dettaglio in un prossimo articolo).

Ökotest segnala anche che l’origine del grano è spesso dubbia. Scrive infatti che mentre su molte confezioni di spaghetti si legge che sono stati prodotti in Italia, spesso non vi sono informazioni altrettanto dettagliate sul paese di raccolta del grano.

Gli spaghetti senza glifosato

Ma vediamo ora gli spaghetti che sono usciti bene dal test. 8 marche di pasta hanno ottenuto il massimo dei voti, tra queste De Cecco (che si conferma essere priva di glifosato come evidenziato anche dal test italiano realizzato da Il Salvagente) e tutte le marche di spaghetti da agricoltura biologica prese a campione del test, tra cui Rapunzel.

Le altre potete vederle nelle seguenti infografiche:

@Ökotest

Fonte: Ökotest

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