Olio extravergine di oliva, qual è il migliore? Le analisi di Altroconsumo

Altroconsumo ha messo sotto esame 30 marchi di olio extravergine: scopriamo quali sono i migliori.

Qual è il miglior olio d’oliva sul mercato? Altroconsumo ha messo sotto esame 30 marchi di olio extravergine comunemente in vendita al supermercato (biologici e non) e ha stilato un’interessante lista. Ventidue i prodotti promossi, tra cui De Cecco Pregiato 100% è risultato il migliore, mentre tra quelli bio (solo 4 quelli presi in esame) è Monini Bios ad avere ottenuto i punteggi più alti.

Uno dei prodotti alimentari più benefici per la nostra salute, l’olio di oliva, è spesso insidiato da minacce come l’utilizzo diffuso di insetticidi negli uliveti o la guerra dei prezzi, ma un costante monitoraggio ci consente comunque di acquistare prodotti eccellenti.

È per questo che, innanzitutto, è necessario diffidare dalle offerte low cost e dare piuttosto uno sguardo al costo al litro e all’etichetta: l’origine (può essere indicato lo Stato da cui arriva il prodotto o, anche e più genericamente, Unione Europea se si tratta di un Paese membro. L’indicazione di origine si riferisce alla zona nella quale le olive sono state raccolte e in cui si trova il frantoio dove è stato estratto l’olio), la classificazione, la denominazione, il produttore, il volume e la data di scadenza sono elementi fondamentali da tenere in considerazione (la data di imbottigliamento o l’annata del raccolto, invece, sono specificazioni facoltative).

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La classifica di Altroconsumo

Nelle analisi – sia chimiche sia a prove di assaggio da parte di panel di assaggiatori – sono stati valutati parametri come:

  • acidità, che tende ad aumentare soprattutto se le olive da cui è stato ottenuto l’olio non erano in perfette condizioni
  • numero di perossidi, ossia lo stato di ossidazione dell’olio
  • analisi spettrofotometrica nell’UV, che valuta l’assorbimento dei raggi ultravioletti e fornisce informazioni utili sullo stato di conservazione dell’olio
  • determinazione degli alchil esteri etilici degli acidi grassi, per valutare la qualità delle olive di partenza
  • valutazione organolettica, condotta da panel di assaggiatori esperti volta a verificare la conformità dei prodotti alle caratteristiche dell’olio extravergine
  • analisi chimiche condotte e previste dalla normativa europea per controllare che l’olio extravergine non sia stato contraffatto, cioè miscelato con oli diversi o oli d’oliva raffinati

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Dai risultati, De Cecco Pregiato 100% è il migliore, ottenendo buoni voti in tutti i parametri e nella prova di assaggio. Si tratta di un olio italiano dal costo di circa 8 €/l. In seconda posizione Agride il Regale 100% italiano a 11 €/l, seguito da Monini Bios da agricoltura biologica a 12,7 €/l . Buoni posizionamenti anche per Esselunga 100% italiano e Conad italiano, venduta a circa 8 €/l.

Nelle posizioni intermedie ci sono marchi come Bertolli, Carapelli e Sasso, che “risorgono” dalle accuse di frode commerciale di circa tre anni fa, quando, nella prova d’assaggio, furono notati alcuni difetti sensoriali e irregolarità chimiche che non permettevano l’assegnazione dell’olio alla categoria degli extravergini.

Gli oli giudicati non all’altezza (“bassa qualità”) sono otto, a causa del mancato superamento della prova sensoriale, anche se le analisi chimiche, a differenza dei test passati, hanno escluso qualsiasi tipo di frode. Si tratta degli oli extravergine Auchan, Carrefour Classico, Cirio Classico, Costa d’Oro Extra, Frantoio la Rocca (Eurospin), Pietro Coricelli, F.lli Carli Delicato e Isnardi. Risultati, questi, contestati perché non ritenuti oggettivi, essendo una prova d’assaggio effettuata su un panel, da alcuni dei marchi penalizzati:

Le analisi effettuate da Costa d’Oro sullo stesso lotto oggetto del test di Altroconsumo, confermano che si tratta di olio perfettamente rispondente alla qualità di extravergine di oliva, senza alcun difetto organolettico – ci tiene a precisare con una nota inviata in redazione l’azienda Costa d’Oro – Il tema della scarsa attendibilità dei panel test è da tempo conosciuto tra gli esperti. E test come questi non fanno altro che darne conferma. Sono noti diversi studi, anche comparativi, che dimostrano che le discordanze di risultato – e purtroppo l’errore umano – hanno percentuali molto rilevanti nelle analisi sensoriali di assaggio“. Non stiamo accusando le associazioni dei consumatori, ma è evidente che la non sovrapponibilità dei risultati dei test è più eloquente di qualsiasi confronto di parte: se 2 panel test effettuati entrambi da organismi ufficiali iscritti nelle liste del Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali e del turismo sugli stessi lotti di prodotto danno risultati diversi, vuol dire che il metodonon è scientifico come si afferma“.

Anche il marchio F.lli Carli penalizzato dalla prova dell’assaggio, ha tenuto a contestare i risultati di Altroconsumo giudicati troppo soggettivi e a ribadire come l’esame sensoriale fatto dal proprio panel interno riconosciuto dal Ministero per lo stesso lotto, abbia dato un’esito totalmente opposto. Inoltre “nel test sono stati comparati oli che non possono avere caratteristiche organolettiche comuni: gli oli 100% italiani decisamente fruttati e con spiccati sentori di amaro e piccante, e gli oli come il nostro Delicato nel quale prevalgono il dolce e il mandorlato che sono più difficili da
riconoscere e da apprezzare in un giudizio soggettivo come quello del gusto, rispetto a dati incofutabili come quelli analitici che ci vedono assolutamente perfetti“, ha specificato in una nota arrivata in Redazione.

Gli oli biologici

Quanto al biologico, sono solo quattro le marche ritenute degne dagli assaggiatori e che rispondono positivamente a tutti i parametri: oltre Monini Bios che compare già in terza posizione, sono affidabili Clemente Olio, Alce Nero e vivi verde Coop, tutti biologici 100% italiani.

olio biologico

Come conservare l’olio

Una volta acquisto un buon olio, ricordatevi che va conservato correttamente. Sappiate infatti che l’esposizione all’aria, alla luce e al calore sono suoi nemici e che l’olio è facilmente soggetto a fenomeni di ossidazione. Per cui:

  • conservate l’olio in un luogo fresco e asciutto, al riparo da luce e fonti di calore
  • prediligete contenitori in acciaio inox (le classiche latte) oppure in vetro scuro ed e
  • vitate oliere trasparenti e aperte
  • chiudete sempre la bottiglia per non far entrare aria

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Germana Carillo

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