Ci sono sostanze nocive nelle lettiere per gatti? Le marche migliori del test tedesco

Le lettiere per gatti non contengono ingredienti controversi ma sono di diversa qualità secondo un nuovo test tedesco che premia Lidl

Se avete dei gatti in casa sicuramente acquisterete per loro delle lettiere. Ma quali sono i prodotti migliori sul mercato? Ha provato a dare una risposta un nuovo test condotto in Germania.

Una buona lettiera per gatti dovrebbe essere assorbente, contenere l’odore, rilasciare polvere il meno possibile ed essere priva di sostanze nocive. Ma davvero le lettiere in commercio soddisfano tutte queste aspettative?

Per capirlo la rivista tedesca Öko-Test ha acquistato e confrontato 20 lettiere per gatti, vendute principalmente in Germania in discount, supermercati, farmacie e negozi specializzati. Si trattava di 16 lettiere agglomeranti e 4 non agglomeranti di diversi materiali: lettiera minerale, che consiste principalmente di argilla naturale assorbente o bentonite, ma anche prodotti realizzati con fibre di piante, legno e cellulosa.

Ai laboratori è stato chiesto di analizzare i singoli prodotti per vedere se contenevano tracce di metalli pesanti o fibre microscopiche respirabili.

L’attenzione si è concentrata anche su un’ampia prova pratica volta a valutare la formazione di grumi o del legame dei liquidi nel caso di lettiera non agglomerante, ma anche come avviene il controllo degli odori, se i prodotti generano polvere quando vengono versati nella lettiera e quanto facilmente possono essere rimossi i bisogni degli animali.

Ultimo ma non meno importante è stato considerato l’imballaggio, più nello specifico con quanta facilità si può rimuovere la lettiera, come trasportarla, aprirla, riporla e smaltirla. Le confezioni in plastica sono state testate anche per i composti clorurati dannosi per l’ambiente come il PVC. Gli esperti sono infine andati alla ricerca di dichiarazioni ingannevoli o informazioni mancanti.

I risultati

Nelle seguenti infografiche potete vedere tutte le marche di lettiere prese a campione.

lettiere gatti marche

lettiere gatti 2 test

Quasi la metà ha ottenuto “buono” ma solo una è la lettiera vincitrice del test e guadagna il massimo dei voti. Si tratta del prodotto venduto da Lidl.

Altre lettiere vendute nel nostro paese sono Biokat’s che ottiene “buono” e la Catsan e Cat’s best che ottengono un “soddisfacente”.

La buona notizia è che in nessuna lettiera sono stati trovati ingredienti problematici per i gatti e per i loro proprietari. Alcuni prodotti comunque sono stati penalizzati in quanto non hanno convinto sul lato pratico.

In quanto all’assorbenza della lettiera, gli esperti hanno verificato la stabilità dei grumi che si formano in seguito al contatto con l’urina nelle lettiere agglomeranti mentre per le non agglomeranti hanno fatto diverse verifiche tra cui quella, ad intervalli regolari, per capire se il materiale aveva completamente assorbito il liquido.

In merito al rilascio di odore, invece, gli esperti hanno valutato la situazione per periodo di 24 ore dopo aver sparso nella lettiera urina artificiale. Hanno anche analizzato il contenuto di ammoniaca dopo 30 ore. Il test dell’odore ha dato risultati variabili da “buono” a “sufficiente” a seconda delle marche.

In quanto al rilascio di polvere, sono state 5 le lettiere che non hanno superato il test mentre sul fronte della semplicità di rimozione dei bisogni del gatto le lettiere agglomeranti sono risultate più semplici da gestire rispetto alle altre, dove i rifiuti sono più difficili da rimuovere.

Le lettiere migliori dal punto di vista ambientale

Gli esperti tedeschi specificano che mentre le lettiere a base di piante o legno sono di origine organica, le fibre di cellulosa spesso provengono da scarti industriali della produzione di cartone e prodotti non tessuti. Chi ha a cuore la sostenibilità dovrebbe usare lettiere per gatti a base di fibre vegetali.

È in particolare la bentonite, un minerale argilloso, il materiale più problematico dal punto di vista ambientale che si usa nella composizione delle lettiere. L’argilla è infatti un prodotto naturale, ma l’estrazione e la lavorazione richiedono molta energia. Inoltre, quando la bentonite viene smaltita nell’incenerimento dei rifiuti, si producono scorie che devono essere inviate in discarica.

Il potenziale di rilascio di anidride carbonica per litro di lettiera a base di bentonite è di 428 grammi. Per le fibre di legno è di 79 grammi, secondo i calcoli di ESU-Services, specializzato in bilanci ecologici.

Inoltre, per la produzione di lettiere a base di legno o fibre vegetali viene utilizzata meno energia fossile rispetto alla bentonite. Spesso si tratta di pellet di legno essiccati e pressati o avanzi della produzione di grano.

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Fonte: Öko-Test

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