Cocco: i mille riutilizzi del mesocarpo… oltre il solito posacenere

Polpa nutriente, succo che è un toccasana e la buccia, il mesocarpo, che si presta agli utilizzi più svariati, dalla bioedilizia all'industria automobilistica. Ecco alcuni modi per riciclare in maniera creativa la noce di cocco al di là del classico posacenere.

Coccoooo, cocco belloooo!” Anche sulle spiagge più recondite, chi non si è mai imbattuto in un venditore ambulante di questo delizioso frutto esotico? Buono d’inverno, il cocco è uno tra i frutti principe dell’estate: con poche calorie e pochi grassi, il suo latte contiene in una quantità equilibrata sodio, potassio, calcio e magnesio che ne fanno una bevanda elettrolitica salutare oltreché rinfrescante, tonificante, fresca.

Lo sanno bene le donne delle regioni tropicali che da secoli vi si affidano per la reidratazione e la bellezza della pelle e la salute dell’organismo; il cocco, infatti, aiuta a regolare l’attività intestinale, aiuta a rimuovere le tossine, favorisce l’assorbimento delle sostanze nutritive nel tratto digerente, è ricco di flavonoidi (antiossidanti) ed ha indubbie proprietà calmanti e rinfrescanti oltre a quelle anti-virali, anti-fungine ed anti-microbiche.

Polpa nutriente, un succo che è un toccasana… e della buccia, del mesocarpo? Si, insomma, della parte legnosa che ne si fa? Pressata, trinciata, macerata e agugliata in tessuti la fibra di cocco diviene un materiale resistente, traspirante, bio, con caratteristiche performative che ne ampliano sempre più i campi d’applicazione: l’industria tessile ci ha già abituato a prodotti che, potremmo definire, etno-chic come tappeti, manufatti, abiti e finanche accessori ma alcuni si stupiranno nello scoprire che, speriamo ben presto, la fibra di cocco diverrà anche elemento strutturale delle nostre abitazioni e delle nostre auto.

pannelli cocco bioedilizia

Apprezzata nella bioedilizia è infatti la sua caratteristica di non schermare il campo delle radiazioni naturali così da poter essere utilizzata per coibentare gli edifici, realizzare pavimenti e pareti divisorie traspiranti, antiallergiche ed ecologiche mentre nel mondo automobilistico le ricerche della Baylor University in Texas puntano a sfruttare le caratteristiche di resistenza, durezza e leggerezza di questa fibra per sostituire, nei rivestimenti interni delle auto, le fibre sintetiche di poliesteri. Una piccola scelta eco-etica rivoluzionaria che permetterebbe, oltre ad un notevole risparmio economico ed energetico, di ravvivare il mercato delle noci di cocco fondamentale per i paesi in via di sviluppo.

fibra di cocco

E a casa nostra? In attesa di queste fresche innovazioni potremmo cimentarci, con un po’ d’attenzione e qualche piccolo accorgimento, in un creativo riutilizzo di questo legno dalle mille vite. Oltre il solito posacenere -alzi la mano chi non ne possiede uno- con l’aiuto di pochi strumenti potremmo dare libero sfogo alla nostra fantasia.

In primis la superficie del cocco va ben pulita e lisciata. Volendolo utilizzare nella sua interezza, arricchendolo ed adornandolo con semini, legumi e quant’altro ci passi sotto tiro, il cocco può trasformarsi in scatoline dall’aria esotica da adibire agli usi più svariati mentre, tagliato a metà, può divenire uno sfizioso svuotatasche o, con l’aiuto di un piccolo seghetto da traforo ed un po’ di fil di ferro in un coprilampada davvero originale. Ancora ciondoli, anelli, fermacapelli, orecchini e tesserine da legare tra loro per dar vita a sottopiatti, centrotavola o addirittura borsette.

ideeconil mesocarpo

Tutto quello che dovrete fare è tagliare dal guscio del cocco un pezzo grande quanto la dimensione del pezzo da lavorare, in seguito incollare a questo pezzo il disegno da seguire e, con l’aiuto di una seghetta da traforo, ritagliarne la sagoma. Ricavato il pezzo lo si lavora manualmente con differenti tipi di carta vetrata partendo da una 60 per levigarla sino a renderlo liscissimo e lucido con una grana 3000. Non avrete bisogno d’altro, se non di tanto estro ed un po’ di precisione, per scoprire che il cocco… è proprio bello!

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