Caffè delle riparazioni contro l’obsolescenza programmata. Come nascono e come aprirne uno

Vi siete mai soffermati a pensare a quanto gli oggetti che abbiamo durino poco? Si parla in questo caso di obsolescenza programmata, ovvero del fatto che i prodotti che acquistiamo in un tempo relativamente breve si rompono e nella maggior parte dei casi finiscono nella spazzatura. Per combattere questo meccanismo consumistico che favorisce lo spreco sono nati i caffè delle riparazioni.

Negli ultimi anni le aziende realizzano prodotti e oggetti che hanno una scadenza programmata, dopo un po’ di tempo infatti iniziano ad essere difettosi e le persone non sapendo a chi rivolgersi per aggiustarli, o visti i costi troppo alti delle riparazioni, rinunciano per acquistare un nuovo prodotto. Questa è la logica del mercato che vuole favorire i consumi piuttosto che il recupero e il riciclo.

Il caffè delle riparazioni è un luogo in cui invece di buttare si aggiusta e riutilizza in modo tale da dare nuova vita agli oggetti che, senza un minimo di manutenzione, sarebbero probabilmente finiti nel cassonetto ben prima del dovuto. Spesso infatti una sapiente riparazione può far durar molto più a lungo i nostri oggetti con evidenti vantaggi per l’ambiente e per il portafoglio.

Caffè delle riparazioni, cosa sono e storia

Nei caffè delle riparazioni si possono trovare persone esperte nella riparazione di oggetti di ogni genere. L’obiettivo è ovviamente quello di recuperare tutto il possibile evitando sprechi e facendo riscoprire alle persone l’arte di aggiustare tramite i giusti utensili, materiali e ovviamente le necessarie competenze.

Cosa è possibile riparare in questi spazi dedicati? Davvero di tutto: dalle biciclette ai mobili, dagli elettrodomestici ai vestiti, dai giocattoli ai gadget di ogni genere. Solitamente il luogo è aperto solo alcuni giorni della settimana o una o due volte al mese e le persone che vi si affidano possono beneficiare, in maniera del tutto gratuita, di professionisti o esperti del fai da te come sarte, informatici, elettricisti, meccanici, ecc. tutti volontari che mettono a disposizione degli altri le proprie conoscenze e competenze manuali.

Un altro punto di forza è che le persone possono imparare anche loro stesse ad aggiustare gli oggetti rotti, seguendo passo passo le istruzioni degli esperti. Un’ottima occasione per migliorare le proprie competenze in quanto a fai da te e scoprire la bellezza di saper fare dei piccoli lavori utili.

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Si possono frequentare i caffè delle riparazioni anche come semplice luogo di socialità dove leggere libri, sorseggiare una bevanda calda in compagnia e perché no mettersi al servizio degli altri per le loro esigenze.

L’idea del caffè delle riparazioni è nata in Olanda dalla giornalista Martine Postma che da sempre si è distinta per le sue iniziative sulla sostenibilità ambientale. Nel 2009 la donna ha aperto il primo Repair Cafè ad Amsterdam e visto il grande successo ha deciso di creare subito dopo un’associazione no profit con lo scopo di fornire sostegno a chiunque, in qualunque parte del mondo, volesse riproporre un’iniziativa del genere.

Da lì i Repair cafè si sono diffusi un po’ in tutto il mondo, molto apprezzati ad esempio negli Stati Uniti e in Francia ma si trovano anche in Cile, Australia, India e alcune parti dell’Africa (si aggiungerà presto l’Egitto). Attualmente esistono circa 750 luoghi come questi in 18 paesi e il loro numero cresce ogni giorno.

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Come aprire un caffè delle riparazioni

Anche in Italia esistono alcuni caffè delle riparazioni, nello specifico si trovano a Roma, Orvieto, Perugia, Bologna e Milano ma magari qualcuno di voi può avere voglia di aprirne uno in altre località. Ecco allora alcuni consigli per inaugurare e gestire un luogo “aggiustatutto” come questo:

  • Trovare lo spazio: per prima cosa bisogna trovare uno spazio idoneo, può essere anche una o più stanze all’interno di una scuola o nei locali di un’associazione, di una chiesa oppure un garage inutilizzato, un negozio, ecc.
  • Trovare gli esperti in riparazione: si può spargere la voce tra amici, parenti e conoscenti che si intende intraprendere questa iniziativa e si stanno cercando persone che vogliano condividere le proprie competenze gratuitamente per un bel progetto di riciclo e riuso.
  • Trovare le attrezzature necessarie: attrezzi da lavoro, macchine da cucire, strumenti di ogni genere si rivelano utili e indispensabili per le riparazioni.
  • Scaricare su repaircafe.org lo starter kit comprensivo di guida per aprire un caffè delle riparazioni avendo tutte le informazioni su come organizzare al meglio lo spazio e gestire il lavoro. La pubblicazione, nata dopo anni di esperienza, vi guiderà passo dopo passo in ciascuna delle fasi del progetto: come scegliere il luogo adatto, ottenere gli strumenti necessari, organizzare la pubblicità, raccogliere fondi e altro.
  • Preparare l’evento: trovato spazio, attrezzi ed esperti in riparazione non resta che fare pubblicità alla nuova iniziativa e organizzare un bel evento per far conoscere alle persone le scopo del progetto e i servizi messi a disposizione, quindi cosa sarà possibile riparare e cosa no.
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Se ti interessa conoscere altre iniziative simili leggi anche:

L’esperienza del caffè delle riparazioni di Mendriso in Canton Ticino

Un caffè delle riparazioni Svizzero che esiste da diversi anni è quello di Mendrisio in Canton Ticino, questo è aperto una volta al mese per aiutare tutte le persone che preferiscono riparare invece che buttare. Si possono portare soprattutto elettrodomestici, orologi, pc e telefoni che gli esperti provano ad aggiustare sul posto concordando prima costi e condizioni della riparazione.

L’iniziativa è promossa dall’Acsi, Associazione Consumatrici e Consumatori della Svizzera italiana, e dalla Città di Mendrisio con lo scopo di sensibilizzare i cittadini sui vantaggi del recupero degli oggetti.

Foto: Repair cafè international

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