Il riciclo risale al Paleolitico

Il riciclo non è una pratica recente. Anche gli uomini del Paleolitico lo praticavano

La pratica del riciclo non è un’invenzione contemporanea, ma ha radici molto antiche che risalgono al Paleolitico. Non cerchiamo di attribuirci meriti che non abbiamo. I nostri antenati erano già ferventi ecologisti, forse per necessità, ma usavano già riciclare alcuni oggetti di uso quotidiano.

Lo ha scoperto uno studio condotto dall’Universitat Rovira i Virgili e dall’Istituto Catalano di Paleoecologia Umana ed Evoluzione sociale (IPHES), secondo cui gli esseri umani risalenti all’età del Paleolitico Superiore riciclavano i loro manufatti in pietra per adattarli ad altri usi.

Lo studio si basa su reperti bruciati ritrovati nel sito di Molí del Salt a Tarragona, in Spagna, nel cuore della Catalogna. Il riciclaggio degli strumenti di pietra durante la preistoria è una novità, difficile da individuare a causa delle difficoltà nel verificare tali pratiche nei reperti archeologici.

Manuel Vaquero, autore dello studio, ha spiegato a ScienceDaily che per identificare il riciclo come tale, è necessario differenziare le due fasi della sequenza di manipolazione di un oggetto: il momento prima che venga alterata e il momento dopo. I due sono separati da un intervallo in cui il manufatto ha subito qualche forma di alterazione. “Questa è la prima volta che viene eseguito uno studio sistematico di questo tipo è stato eseguito”.

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Gli archeologi hanno trovato un’alta percentuale di resti carbonizzati a Molí del Salt risalenti a 13mila anni fa, alla fine del Paleolitico Superiore. L’esperto assicura che la scelta di questi manufatti bruciati può fornire le prove inequivocabili del loro riciclo dopo essere stati esposti al fuoco.

E i risultati hanno dato ragione ai ricercatori e hanno permesso loro di scoprire che il riciclaggio di strumenti era normale all’epoca. Tuttavia, questa pratica non è documentata allo stesso modo per tutti i di manufatti. Secondo quanto si sa oggi, l’uso di strumenti riciclati era più comune per le attività domestiche ed era associato a bisogni immediati. Difficilmente invece venivano riciclati gli strumenti utilizzati per la caccia.

Questo indica che gran parte di questi strumenti non sono stati concepiti fin dall’inizio come manufatti doppi ma come un unico strumento costruito prima e poi riadattato ad una seconda funzione più tardi, quando il manufatto stesso è stato riciclato” spiega Vaquero.

Lo studio è stato pubblicato sul Journal of Archaeological Science.

Francesca Mancuso

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