7 modi per creare un network del riuso e “contagiare” amici e conoscenti

Ridurre, riciclare, riutilizzare: ecco le 3 “R” che dovrebbero guidare scelte di vita e comportamenti davvero sostenibili. Tuttavia, molti di noi tendono a sottovalutare il valore del riuso, che a conti fatti, in termini di impatto ambientale è persino più green del riciclo: la vita di molti degli oggetti che non utilizziamo più, infatti, può essere prolungata, magari attraverso il prestito e lo scambio, evitando sprechie risparmiando.

Ridurre, riciclare, riutilizzare: ecco le 3 “R” che dovrebbero guidare scelte di vita e comportamenti davvero sostenibili. Tuttavia, molti di noi tendono a sottovalutare il valore del riuso, che a conti fatti, in termini di impatto ambientale è persino più green del riciclo: la vita di molti degli oggetti che non utilizziamo più, infatti, può essere prolungata, magari attraverso il prestito e lo scambio, evitando sprechie risparmiando.

Ecco 7 modi per mettere in pratica il riuso, contagiando anche ad amici e familiari e facendo squadra:

Puntate sul baratto e/o sulla vendita su internet

Per cominciare, ecco uno strumento semplice e abbastanza accessibile: internet. La rete offre delle opportunità piuttosto interessanti per gli aspiranti “riutilizzatori”: esistono infatti dei siti che permettono di scambiare o vendere oggetti usati, fino a formare una vera e propria comunità di utenti appassionati di riuso. Negli Stati Uniti (molto meno in Italia, dato che nel nostro Paese ci sono solo 22 comunità “attive”), ha molto seguito Freecycle, un portale che raggruppa gli utenti per città e aree geografiche e che permette loro di offrire gratuitamente gli oggetti di cui non hanno più bisogno. Ogni volta che un nuovo oggetto viene postato, tutte le persone iscritte alla stessa comunità geografica ricevono una e-mail di notifica; il primo che risponde si aggiudica l’oggetto offerto.

Altri siti – a partire dall’arcinoto eBay – offrono la possibilità di mettere in vendita gli oggetti diventati inutili o mai utilizzati. Insomma, è sufficiente che vi facciate un bel giro in rete per valutare qual è la soluzione che preferite. Ovviamente, sta al buon gusto, al buon senso e all’intelligenza di ciascuno non offrire o vendere oggetti rovinati o inutilizzabili.

Scambiate libri e riviste

Se siete lettori appassionati di riviste di ogni tipo e avete la casa piena di numeri sfogliati e letti una sola volta e mai più ripresi in mano, ecco la soluzione: potete scambiarli con vicini, amici, parenti e conoscenti, creando una vera e propria rete di passaggi e letture. In questo modo, prima di finire nel contenitore della carta da riciclare, ogni rivista verrà letta più di una volta, senza determinare alcuno spreco e consentendovi anche di entrare in contatto con persone che hanno gusti, hobby o interessi vicini ai vostri. La strategia dello scambio si può applicare anche ai libri, a meno che non siate gelosi dei vostri volumi e amiate conservarli nella libreria di casa.

Siate solidali

In molte città sono attive delle organizzazioni e associazioni che raccolgono oggetti usati – in particolar modo vestiti e scarpe – per destinarli a qualcuno che potrebbe averne bisogno. Capita infatti troppo spesso di acquistare capi di abbigliamento che si indossano al massimo in un paio di occasioni, prima di finire abbandonati in fondo all’armadio. E la stessa cosa avviene di frequente anche con utensili, accessori e con i giocattoli per i più piccoli. Quindi, è ora di prendere l’iniziativa: contattate l’organizzazione più vicina a voi e informatevi riguardo ai beni che è solita raccogliere, per poi di preparare una bella scatola di oggetti e indumenti da donare.

Fate donazioni alle scuole

Se siete genitori, sapete che spesso asili, scuole materne ed elementari hanno bisogno di particolari materiali per portare avanti giochi e progetti divertenti e creativi: carta di giornali e riviste per realizzare oggetti e maschere in carta pesta, vecchie stoffe per allestire scenografie e preparare i costumi per le recite… insomma, con ogni probabilità in fondo ai vostri armadi e cassetti c’è qualcosa che può risultare utile alle maestre e far contenti i loro piccoli allievi, quindi, donate, donate, donate!

Collaborate con gruppi e associazioni esistenti

Se fate parte di un’associazione o di un gruppo parrocchiale, approfittatene per mettere in atto un vero e proprio progetto di riuso: che sia lo scambio di abiti usati, o di libri, o di riviste, mettete in modo la vostra creatività per creare un’occasione di incontro e di sensibilizzazione che raggiunga il maggior numero possibile di persone.

Organizzate una festa del riuso

Shutterstock/Vasilinka

Se non siete parte di nessun gruppo, potete sempre coinvolgere i vostri amici con una bella festa a tema. Ad esempio, uno swap party per celebrare il cambio stagione, invitando tutti i partecipanti a portare gli abiti e gli accessori che non indossano più per scambiarli con quelli degli altri. Oppure una piccola fiera fai-da-te per i libri usati (una pratica particolarmente efficace nel caso dei testi scolastici). Insomma, siate creativi!

Date il buon esempio

Per coinvolgere anche i più pigri e restii tra i vostri amici, mostratevi convinti seguaci del riuso: lasciate le vostre vecchie riviste nelle sale di aspetto di dentista e medico curante, fate la spesa con borse di tela riutilizzabili, regalate utensili, abiti e accessori inutilizzati ai vostri conoscenti o alle organizzazioni che ne effettuano la raccolta… insomma, datevi da fare e date il buon esempio!

Lisa Vagnozzi

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