Museo della Rumenta: a Genova la spazzatura diventa un museo per educare al riciclo

Con lo slogan “Qui non si butta via niente”, la città di Genova ha deciso di realizzare un museo dedicato alla spazzatura, dal nome “il Museo della Rumenta”, che in dialetto genovese vuol dire immondizia

Con lo slogan “Qui non si butta via niente”, la città di Genova ha deciso di realizzare un museo dedicato alla spazzatura, dal nome “il Museo della Rumenta”, che in dialetto genovese vuol dire immondizia.

Un’occasione per creare un punto di riferimento e confronto sul tema dei rifiuti, che punterà – attraverso la creazione di installazioni artistiche, laboratori e incontri didattici – ad insegnare a grandi e piccoli l’importanza della cultura del riciclo.

Il Museo della Rumenta (la prima realtà di questo tipo) verrà costruito nel capoluogo ligure, nei Magazzini dell’Abbondanza, tra giugno e novembre, in occasione del Festival della Scienza 2011: un ulteriore opportunità per ribadire la necessità di sprecare meno e riciclare di più.

L’idea del museo dell’immondizia è stata lanciata inizialmente dall’architetto Renzo Piano, per essere accolta prima dal sindaco Marta Vincenzi e poi da Pinuccia Montanari, assessore all’Educazione ambientale che ha deciso di metterla in pratica: “È un modo di riflettere sulla dimensione antropologica dei rifiuti come espressione della società dei consumi per mettere in evidenza le contraddizioni del nostro stile di vita”.

L’edificio del museo sarà composto da quattro piani, che ospiteranno un laboratorio con la storia dei rifiuti, opere d’arte realizzate con i rifiuti riciclati, una zona dedicata al riciclo di carta, plastica, organico secco e vetro. L’ultimo piano sarà dedicato invece all’educazione ambientale e alo sviluppo della green economy.

All’entrata del Museo – ad accogliere i visitatori – ci sarà un enorme dinosauro realizzato con 550 chili di immondizia, che corrispondono alla quantità di rifiuti prodotti annualmente da ogni genovese: meno della media nazionale che tocca i 650 chili.

Verdiana Amorosi

Leggi tutto il progetto del Museo della Rumenta

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